15.05.22 – OVERSHOOT DAY
L’incapacità di imparare dal passato, per agire oggi e guardare al domani
In uno dei posti più isolati del mondo, a 3.600 km dalla costa più vicina, sorge una delle isole più meravigliose del pianeta terra, Rapa Nui.
Per milioni di anni è stata abitata solo da animali e da piante uniche, in un equilibrio perfetto, creando un ecosistema che sembrava dovesse durare all’ infinito.
Accadde, però, che, nel 900 d.C., sbarcò un nuovo essere, che si definiva intelligente. L’isola gli si presentava con una immensa foresta di palme giganti, canne, arbusti, acquitrini e un nutrito numero di specie di uccelli marini e terrestri. Finché l’essere umano rimase a livello di poche famiglie paritarie e con uno stile di vita commisurato alle risorse dell’isola, non ci furono grandi cambiamenti. Ma gli umani iniziarono ad aumentare, e, verso il 1.400 d.C., la popolazione toccò i 15.000-20.000 abitanti, divisi in caste e clan, con i vertici sempre più esigenti.
La casta primaria dei sacerdoti, per mantenere il potere, inventò la necessità dei Moai, enormi statue di pietra, per propiziarsi gli dei, ma il grande consumo di risorse naturali e di forza lavoro portò ad una guerra totale, sia tra i clan sia all’interno dei singoli clan.
Quando il primo europeo sbarcò sull’isola, l’olandese Jakob Roggeveen (che giunse la domenica di Pasqua del 1722; da qui la ridenominazione di Isola di Pasqua), le palme e gli uccelli si erano già estinti e la popolazione contava ormai poche centinaia di abitanti.
Questo disastro ecologico e sociale viene ripreso per spiegare in sociologia il concetto di pressione demografica e il c.d. overshoot day.
Secondo la teoria malthusiana della popolazione, la pressione demografica rappresenta il rapporto tra la numerosità della popolazione e le risorse di cui essa dispone.
La pressione è forte o debole in relazione a quanto la popolazione di un certo territorio è vicina o lontana rispetto al massimo compatibile con le risorse che sono effettivamente a sua disposizione.
L’overshoot day rappresenta il giorno dell’anno in cui la pressione sui mezzi di sussistenza supera la capacità di rigenerarli.
L’overshoot day della Terra (EOD – Earth Overshoot Day) del 2021 cadeva il 29 luglio. Procedendo di questo passo, intorno al 2050 l’umanità avrà consumato ben il doppio di quanto la Terra produca.
Naturalmente la pressione demografica cambia da Paese a Paese. Infatti l’EOD rappresenta una media di tutto il Pianeta.
In Italia quest’anno cade addirittura il 15 maggio.
Vuol dire che il moderno stile di vita consuma più di un Pianeta e mezzo.
Molto significativo è che l’EOD sia arretrato per la prima volta dal 1972 (overshot years, anno del superamento della pressione demografica terrestre) di 27 giorni solo nel 2020, anno della pandemia.
Rapa Nui e l’esperienza dell’emergenza pandemica devono far riflettere e ripensare priorità e stili di vita.
Significa puntare non a una decrescita felice, ma a uno sviluppo più equo e sostenibile per tutti gli abitanti del Pianeta.