
A fronte del possibile abbandono dell’OMS, MI chiede di restare uniti nelle sfide globali
Il neo Presidente Trump interrompe ogni collaborazione tra l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le agenzie statunitensi.
In questo modo l’OMS perde un significativo apporto finanziario e istituzionale.
Di più, la decisione, che potrebbe destabilizzare l’equilibrio della salute pubblica globale, giunge in un momento in cui curare la cooperazione internazionale è imprescindibile per affrontare sfide sanitarie di portata mondiale, come dimostrato dalla recente emergenza pandemica, dal conclamato inquinamento ambientale, dall’impatto dilagante delle malattie cronico-degenerative.
Il ritiro degli Stati Uniti rischia di amplificare le pressioni geopolitiche sull’OMS, favorendo una crescente influenza di attori emergenti. Questo scenario potrebbe tradursi in un boomerang politico per la stessa America, privandola di un canale strategico di dialogo e cooperazione.
La questione ci tocca da vicino anche perché, a effetto domino, parte della politica chiede che agli Stati uniti segua anche l’Italia.
Essere parte dell’OMS significa contribuire a programmi sanitari essenziali, favorire il coordinamento internazionale nelle emergenze, condividere conoscenze scientifiche e accedere a risorse strategiche indispensabili per affrontare sfide sanitarie di portata globale, come pandemie o crisi umanitarie.
Per altro verso, non possono negarsi le criticità strutturali che affliggono l’Organizzazione.
La gestione interna, percepita come inefficiente e legata a logiche clientelari, necessita di una riforma profonda e mirata, a garanzia di trasparenza, meritocrazia ed efficacia operativa. Ciò anche per garantire all’OMS il recupero del ruolo di pilastro della salute globale.
Soltanto un’OMS riformata, autonoma e autorevole potrà fungere da guida efficace per garantire il diritto universale alla salute.
Meritocrazia Italia si impegna a sostenere proposte concrete per rafforzare il ruolo dell’OMS, ponendo al centro competenza, responsabilità e una visione internazionale inclusiva.
Stop war.