ABBIAMO BISOGNO DI MISURE CORAGGIOSE CHE PUNTINO AL FUTURO – COMUNICATO 17.03.2020
Mentre la politica ritrova unità di fronte alle dichiarazioni della Presidente della BCE, le nuove misure emergenziali dell’esecutivo dividono e sorprendono per la tiepida ed esitante risposta ad una situazione di difficoltà che va consolidando i pregiudizi al sistema economico tutto ed a ciascuna delle sue componenti. Una indispensabile reazione alla gravissima contingenza avrebbe meritato misure coraggiose, decise, ecumeniche e con uno sguardo puntato al futuro.
Molti i temi privi di risposta, ben 21 casse dimenticate, nessun provvedimento sui disoccupati, sui senza tetto né contro i rischi di speculazioni finanziarie in danno delle aziende italiane e, nell’ottica solidaristica globale, nessuna misura che gravi maggiormente quanti traggono oggettivo provento dal momento.
Anche le iniziative di differimento degli appuntamenti fiscali, oltre a destare dubbi applicativi, non soddisfano l’impellente necessità di agevolare un sistema imprenditoriale nuovo per ruoli, ambiti e dinamiche operative, che rappresenti un principio di soluzione e non un lenitivo di momento.
Del tutto insufficiente l’ossigenazione prevista per i lavoratori autonomi e per i professionisti, vittime prive di approdo, i cui stabili e non ovviati costi, in una condizione di tutela del reddito già precaria anteriormente all’emergenza sanitaria, non possono certo dirsi supportati da un modesto sussidio una tantum. Per loro dovrebbero prevedersi con assoluta urgenza misure adeguate di sostegno, da finanziare con energia e in maniera diffusa.
La specifica politica di contenimento del virus adottata dallo Stato italiano avrebbe inoltre richiesto, per sperare di essere definitivamente efficace, pagando il sacrificio, la sospensione radicale delle facoltà di libera circolazione delle persone connesse al trattato di Schengen; almeno sino a concertazione di una linea unitaria da parte dei Paesi UE.
Per la sventurata circostanza di anticipata diffusione del virus sul suo territorio, l’Italia si ritrova ad essere capofila in Europa nelle decisioni relative alle strategie di contenimento ed alla emanazione delle misure emergenziali. Le soluzioni che lo Stato Italiano propone e proporrà, atteso il necessitato compito di apripista del nostro Paese, potrebbero rappresentare oltre ad un serio ed efficace approccio al problema, alimento di un ruolo da protagonista dello stesso nella contribuzione a risolvere le incipienti difficoltà di tutto il contesto internazionale. Meritocrazia Italia chiede, quindi, un’immediata ulteriore attivazione per soddisfare le necessità degli insoddisfatti e consentire una reazione corale ed esemplare. Si è consapevoli delle difficoltà ma si è anche convinti per sperimentare normative senza vincolo di bilancio che potrebbero nel prossimo futuro rilanciare stabilmente il nostro paese, iniziando anche dallo sblocco dei pagamenti della pubblica amministrazione nei confronti dei privati.
Noi facciamo la Nostra parte!