ACCESSO ALLA CULTURA E INCLUSIONE SOCIALE
La Rivoluzione del digitale nelle biblioteche italiane
Secondo le ‘Linee guida di design per i servizi digitali della p.a.’, l’Agenzia per l’Italia digitale (AGID) pone l’accento sull’importanza dell’inclusività e dell’accessibilità nella p.a.
Le pubbliche amministrazioni sarebbero chiamate a garantire servizi pubblici digitali, per definizione maggiormente inclusivi, a beneficio soprattutto delle persone con disAbilità. In questo senso, occorrerebbe anche meglio pensare l’usabilità di siti web. Nella progettazione di un sito è necessario immaginare chi utilizzerà realmente il servizio. Il modello di riferimento del progettista deve coincidere con quello dell’effettivo utilizzatore.
Non mancano, in questo senso, chiari indici normativi.
Si considerino la l. 9 gennaio 2004, n. 4 (c.d. legge Stanca), sull’accesso dei disAbili agli strumenti informatici; il d.P.R. 1 marzo 2005, n. 75, Regolamento di attuazione della Legge per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici; il d.m. 8 luglio 2005, sui requisiti tecnici e i livelli di accessibilità agli strumenti informatici; il d.l. 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito con mod. dalla l. 17 dicembre 2012, n. 221), che, all’art. 9, dispone, tra l’altro, l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di pubblicare nel proprio sito web, gli obiettivi di accessibilità per l’anno corrente e lo stato di attuazione del «piano per l’utilizzo del telelavoro» nella propria organizzazione; le circolari n. 61/2013 e n. 172016 dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
La stessa Agenza per l’Italia digitale ha composto una ‘Guida pratica per la creazione di un documento accessibile’.
Non ultimo, l’obiettivo 4 dell’Agenda Europea per lo Sviluppo sostenibile sottolinea che è necessario garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti.
Tutta quello che è seguito è storia recente.
Migliorando il layout e il design, e dunque l’accessiblità dei siti, pensando alle persone con disAbilità, si è in grado di offrire un’esperienza utente migliore per tutti.
Il Responsabile per la Transizione Digitale è la figura che, all’interno della p.a., si assicura che vengano rispettati tutti i requisiti di accessibilità relativi ad hardware e software presenti all’interno dell’ente e a tutto ciò che viene presentato ‘digitalmente’ verso l’esterno: documenti informatici, siti e applicazioni.
Con le restrizioni dovute alla recente emergenza pandemica, si è molto puntato su smart working e la DAD e quindi si è avvertita una esigenza crescente di uso del digitale per la didattica e per il lavoro, ma è stato individuato un ostacolo che si pensava insormontabile al loro uso: l’inaccessibilità da parte delle persone con diverse abilità.
Di recente, dalla Biblioteca di Economia dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, a seguito della stipula di un contratto con Cenfor International Srl, è partito un nuovo servizio da remoto: Sensus Access.
Questa soluzione di tecnologia inclusiva consente, grazie a un processo automatizzato, la conversione immediata di documenti in un formato accessibile: in pratica converte documenti inaccessibili (fotografie, pdf da scanner, etc.) in un formato digitale accessibile tipo audio, MP3, libri digitali in Braille, e-book, file accessibile Word o PDF taggato. È in grado di convertire anche testi con equazioni matematiche, grafici e illustrazioni.
Sensus Access nasce per utenti con bisogni speciali: non vedenti, convertendo il materiale in braille; parzialmente vedenti, allargando la stampa a caratteri grandi; ipovedenti, convertendo in Audiolibri; persone con DSA, convertendo in audiolibri e materiale stampato adattato; disabilità fisiche, convertendo in edizioni digitali che possono essere lette dai device specifici per le loro esigenze ed utilizzati poi con comandi con gli interruttori.
Il sistema risponde alle linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. Rientra negli strumenti compensativi per studenti con DSA.
In realtà tutti possono usarlo, anche studenti di lingua straniera o con diverse modalità di apprendimento, docenti o personale TA per convertire i documenti PDF esistenti. Tutto può essere convertito in formati accessibili, anche le dispense dei corsi per uso didattico.
Sensus Access è in uso nelle più importanti biblioteche delle Università Statunitensi e, al momento, solo in qualche Università Italiana, tra le quali anche l’Università Statale di Milano, l’Università Cattolica di Milano, l’Università dell’Insubria e l’Università degli Studi di Salerno.
Un modo, per l’Università e il mondo delle aziende, di mettersi a disposizione del cittadino erogando un servizio inclusivo e di utilità sociale: la possibilità per le persone con disAbilità di leggere e studiare da remoto abbattendo le barriere della diversità.
Sarebbe utile, a corollario, creare una rete di utenti con disAbilità visive nelle Scuole e nelle Università che possano, previa convenzione con le Università, usufruire di questo prezioso servizio, innovativo e inclusivo.
Altro importante e fondamentale metodo per l’integrazione formativa dei non vedenti è il tradizionale linguaggio braille. Infatti, se è pur vero che ormai molti giovani non vedenti sono abituati e istruiti all’utilizzo delle nuove tecnologie, il sistema di lettura e scrittura braille rimane di primaria importanza per l’accesso agli studi e in generale per la formazione dei giovani studenti. Molte sono le stamperie braille sparse nel territorio italiano. Note quelle di Catania e la Biblioteca per ciechi di Monza.
Altro prezioso strumento messo a disposizione dall’Unione Italiana Ciechi è il ‘libro parlato’ servizio che, attraverso l’incessante lavoro svolto da molteplici volontari di tutta Italia, consente anche ai più anziani di avere accesso a libri, testi, poesie e narrativa varia altrimenti a loro precluse.
Anche in caso di diverse abilità l’accesso alla lettura, sia esso per studio, lettura o passione, è possibile, ma bisogna garantirlo a tutti e senza alcuna disparità.
Il Dipartimento Musei Archivi e Biblioteche e il Dipartimento disAbilità di Meritocrazia Italia si impegnano a creare una mappatura dei servizi attivi nel territorio nazionale in modo tale da garantire a chiunque abbia esigenze diverse di trovare con maggiore facilità reti di supporto attive e funzionanti.