AFFAMATI E FOLLI. COSÍ SI CAMBIA IL MONDO – 14 NOVEMBRE 2021

AFFAMATI E FOLLI. COSÍ SI CAMBIA IL MONDO – 14 NOVEMBRE 2021

Ogni gesto, ogni scelta, ogni momento vissuto finisce nella personale scatola dei ricordi.
Sbirciando oggi nelle nostra memoria recente, troveremmo tutti più o meno le stesse cose. Più o meno tutti le stesse preoccupazioni e lo stesso disagio. Ma è utile. Perché fa capire quanta bellezza manca. Lasciamo perse importanti occasioni per raccogliere felicità e collezionare ricordi positivi.
Presi dalla frenesia del quotidiano e concentrati sugli impegni lavorativi e familiari, sfugge l’essenziale e lasciamo spazio il superfluo.
L’attenzione è monopolizzata dall’emergenza sanitaria. Il mondo è diviso tra sostenitori della campagna vaccinale e ‘no vax’. Si scende in piazza, con rabbia, contro il green pass. In nome di una finta idea di libertà, si devastano le città. Sappiamo tutti di tutto. I social godono di fiducia incondizionata, rimpiazzano le comunità scientifiche e danno argomento a qualsiasi posizione. Ci sentiamo in grado di prendere posizione su ogni cosa e sostenere teorie solide, con convinzione. In disparte l’esperienza e la credibilità di chi ha dedicato la vita al sacrificio dello studio.
Nessuno protesta per la necessità di evitare che il disastro si ripeta e perché si faccia in modo che i laboratori scientifici svolgano la loro importante attività con l’adozione delle dovute cautele. Nessuno manifesta per non avere una nuova Whuan.
Non si parla il giusto di inquinamento ambientale ed emergenza climatica. Non ci si indigna per il rifiuto di alcuni Paesi di aderire al piano di riduzione delle immissioni di carbonio nell’atmosfera. Non ci si indigna per il fatto che in Germania interi paesi sono distrutti per lo sfruttamento dei giacimenti di carbone.
I problemi più rilevanti sono messi in stand-by da anni. Ancora insoluti, contribuiscono alla pessima qualità della vita.
Solo battaglie inutili per l’inutile. Inutile odio. Inutili contrapposizioni.
E la scatola dei ricordi si riempie di chiodi arrugginiti.
Per un cambio di rotta, serve ricavare tempo per progetti come quello di Meritocrazia Italia, mirati a rimettere in giusta gerarchia le priorità, restituire valore a ciò che conta e rinsegnare a sognare e a vivere la libertà.
Nel noto discorso ai neolaureati Stanford, Steve Jobs ricordava che chiunque ha il potere di realizzare i propri sogni. Non c’è limite invalicabile a quello che può la forza di volontà. Purché si abbia passione.
Desideriamo una felicità duratura, ma ogni tentativo di cambiamento è destinato a durare poco. Finiamo sempre per voler rottamare. Partiti che nascono come rottamatori finiscono rottamati. Persone che si propongono di annientare altre persone vengono annientate esse stesse in pochissimo, perché non riescono a farsi carico delle qualità che pretendono dagli altri.
Bisogna smettere di cercare un colpevole da rimpiazzare. Bisogna smettere di giudicare.
Iniziamo ad agire. Concentriamoci sulla costruzione di nuovi sogni.
Stay hungry. Stay foolish.
Affamati e folli. Così si cambia il mondo.
Nella Divina commedia, Dante racconta del Governo di Ravenna, per insegnare che chi ha il potere non necessariamente deve far guerra, ché porta alla fine dei Governi.
«O anima che se’ là giù nascosta,
Romagna tua non è, e non fu mai,
sanza guerra ne’ cuor de’ suoi tiranni;
ma ‘n palese nessuna or vi lasciai.
Ravenna sta come stata è molt’anni:
l’aguglia da Polenta la si cova,
sì che Cervia ricuopre co’ suoi vanni» (Inferno. XXVII, 36-42).
Impegnandosi nella costruzione e dedicando una parte di sé agli altri, si fa la differenza.



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