Ancora incidenti sul lavoro: sia assicurato almeno il rispetto delle norme già in essere
Non cessa le serie di drammatici incidenti mortali sul lavoro. Nell’anno in corso si è registrato un aumento di addirittura il 164%.
Dai dati regionali, al Molise è affidata la maglia nera degli ultimi quattro anni, seguito da Trentino Alto Adige e Abruzzo. Tra le Regioni più virtuose, invece, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Veneto.
Il rischio di morte più elevato è rilevato tra gli over 65, ma significativa è l’incidenza di mortalità tra i giovanissimi (15-24 anni) più che tra i trentenni. Per i lavoratori stranieri il rischio di infortunio sembra essere doppio rispetto a quello degli ita-liani.
Aumentano gli accorati appelli alla sicurezza sul lavoro, ai quali anche Meritocrazia Italia si è unita nei mesi scorsi con sollecitazioni e proposte.
Ma nulla si muove.
Eppure basterebbe davvero poco. Le norme non mancano. Il Testo unico sulla Sicurezza (d.lg. n. 81 del 2008) rappresenta una guida chiara e puntuale. Ciò di cui si sente davvero forte la mancanza è piuttosto una fattiva cultura della sicurezza, es-senziale per il rispetto delle regole.
Gli incidenti sul lavoro in Italia sono causati, infatti, per lo più da mancata formazione/informazione del personale, macchinari privi di idonee misure di sicurezza, attività lavorativa svolta in locali non a norma, controllo del personale non sufficiente, eccessiva fretta e stress dovuti ad intensificazione dei ritmi di produzione ed aumento delle ore di lavoro, superficialità nel valutare un pericolo per abbassamento della soglia dell’attenzione, inosservanza della normativa, uso di alcool e sostanze stupefacenti.
Oggi Meritocrazia Italia invoca:
– un incremento delle campagne di sensibilizzazione per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
– il potenziamento del sistema di formazione di dipendenti e imprenditori;
– l’effettiva attuazione del processo di controllo previsto all’interno delle aziende dalla normativa in vigore con la possibilità agevolata di segnalare le violazioni alle autorità preposte, ispettorato del lavoro, in caso di non adempimento delle misure di sicurezza vigenti;
– un rafforzamento del regime di controlli esterni affidando a società terze di verifica il grado di qualità e sicurezza dei posti di lavoro;
– immediata e concreta attuazione al SINP (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro) e al sistema di qualificazione delle aziende e dei dipendenti;
– l’adozione, e l’effettiva attuazione, di un sistema sinergico tra DVR e Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del d.lg. n. 231 del 2001, per prevenire e ridurre i rischi sul lavoro, puntando fortemente sulle procedure e responsabilità di controlli ed interventi standardizzati;
– il rafforzamento del dialogo adeguativo tra Ispettori e datori di lavoro, in prospettiva non solo sanzionatoria ma di consulenza permanente in termini di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Stop war.