Aumento del tasso di povertà: MI chiede maggiore sinergia

Aumento del tasso di povertà: MI chiede maggiore sinergia

Aumenta drasticamente il tasso di povertà su tutto il territorio nazionale.
Tra i “nuovi poveri” si annoverano famiglie numerose, lavoratori precari, anziani soli, disoccupati, stranieri, disabili, senza tetto e addirittura tantissimi che, pur avendo uno stipendio e un posto “fisso”, non riescono a soddisfare i bisogni primari a causa di un salario che non è più sufficiente.

L’obiettivo di equità sociale non è mai stato così lontano.

È stato rilevato che anche chi ha un lavoro continuativo e quindi riesce a garantirsi una retribuzione costante spesso è costretto a rivolgersi ad enti e associazioni benefiche per potersi procacciare il minimo vitale, poiché le spese sostenute mensilmente superano di gran lunga i guadagni e non consentono di coprire tutte le uscite.
Addirittura, è emerso, a riprova della crisi economica che coinvolge gli italiani, che molte famiglie fanno fatica a sostenere i costi di una abitazione dignitosa e sono costrette a chiedere un aiuto economico per sostenere i costi della casa, che quindi non è più strumento di protezione ma genera e alimenta la povertà economica.

Meritocrazia Italia crede fermamente nell’importanza di creare sinergie e collaborazioni tra le Istituzioni locali e nazionali al fine di creare una rete di aiuti a favore delle fasce deboli della società.
Ritiene, dunque, fondamentale una corretta assegnazione delle risorse per favorire azioni che portino ricadute positive nelle comunità locali e individuare le priorità degli interventi, auspicando supporto e monitoraggio da parte delle Istituzioni competenti. Non è più possibile accontentarsi di piccoli interventi tampone e non strategici, ai fini di una vera inclusione sociale.
Meritocrazia invoca un incremento degli investimenti statali per garantire diritti sociali a chi ne è privato, garantendo che in tutto il territorio nazionale ci sia la medesima qualità di servizi, riducendo così le differenze territoriali. Utile sarebbe rendere operativo l’Osservatorio Nazionale della Condizione abitativa al fine di approfondire, attraverso la creazione del già previsto sistema informativo, le situazioni abitative nazionali e territoriali, in particolare quelle connesse con l’edilizia residenziale pubblica, analizzare i fabbisogni e sviluppare strategie per orientare le politiche dell’abitare e monitorarne gli effetti.

Stop war.



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