AUTOSTRADE D’ABRUZZO

AUTOSTRADE D’ABRUZZO

Nuove prospettive

In Abruzzo la rete autostradale rappresenta una importantissima risorsa di viabilità per i trasporti di persone e merci, sia per i collegamenti interni che per il raccordo con le altre Regioni del Paese.

Con un valore di estensione territoriale di 32,7 km per km², e una percorrenza globale di ben 352,3 km, l’Abruzzo si colloca al decimo posto della classifica delle Regioni italiane e al terzo di quelle del Mezzogiorno, dopo la Sicilia e la Campania.
La rete autostradale abruzzese è servita da tre autostrade: A24, A25 ed A14.
Le prime due, immerse in suggestivo paesaggio montano, rappresentano importantissime arterie di allaccio con l’Autostrada del Sole (A1) ad ovest, e ad est con all’Autostrada Adriatica (A14). Oltre ad essere una utile risorsa turistica, consentendo di raggiungere agevolmente numerosi centri ricompresi nei sei importanti parchi naturali del massiccio del Gran Sasso, permettono strategicamente di raggiungere agevolmente la Capitale.
La progettazione di dette autostrade risale ai primi anni ’60, ragion per cui, nonostante si sia registrata la loro sostanziale tenuta al terremoto del 2009, in realtà, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la l. n. 228 del 2012, ha ritenuto di dover intervenire ridisegnando le nuove e necessarie misure di adeguamento sismico, definendo altresì la modalità di individuazione del Concessionario preposto alla gestione ed alla programmazione degli interventi concretamente necessari.
Tale figura individuata a seguito di procedura ad evidenza pubblica, nell’Azienda Strada dei Parchi s.p.a., ha il compito di programmare gli interventi, redigendo la proposta di un apposito Piano Economico Finanziario (PEF), da sottoporre al vaglio preventivo e all’approvazione definitiva del Governo, contenente i programmi e il preventivo di spesa necessaria all’ammodernamento, potenziamento e messa in sicurezza di tali arterie autostradali, senza dover ricorrere ad alcun aumento delle tariffe di pedaggio.
Dal lontano 2012 si sono succedute varie proposte di PEF, ma ancora oggi, e a ben nove anni dal varo della l. n. 228 del 2012, il Concessionario Strade dei Parchi s.p.a., lamenta la sua mancata approvazione. In A14 si segnala che da settembre è tornato operativo – dopo la sospensione estiva resasi necessaria al fine di agevolare gli spostamenti verso le località turistiche – il piano di ammodernamento avviato da Autostrade per l’Italia sulla tratta Val Vibrata-Pescara Sud.

Tuttavia puntualmente riemergono i disagi per gli automobilisti e gli autotrasportatori.

Oggi i fondi ci sono, grazie al PNRR, anche a vantaggio dell’intera rete autostradale abruzzese, ragion per cui, si auspica:
– una sollecita definizione e approvazione del PEF relativo agli interventi di messa in sicurezza ed ammodernamento dell’A24 e A25;
– un ottimale impiego delle risorse globalmente disponibili, a partire da quelle di PNRR, evitando ogni dispendio di risorse e qualsiasi incremento delle tariffe di pedaggio;
– una riduzione dei tempi dei lavori, in modo da rendere minimi i disagi degli utilizzatori, tenendo in debita considerazione che l’impatto degli investimenti in infrastrutture costituisce un volano per l’economia, con effetto moltiplicatore per lo sviluppo e la crescita del Prodotto Interno Lordo;
– di minimizzare le interruzioni con tratti di gallerie a una sola corsia e con ricorrenti scambi di carreggiata che determinano intollerabili rallentamenti nelle percorrenze, con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza;
– di valutare la possibilità di dotare l’autostrada A14 della terza corsia, nei tratti all’aperto, e della corsia di emergenza nei tratti in cui il passaggio di auto avviene su viadotti o gallerie.

Ci si augura, altresì, che l’opera di efficientamento e ricostruzione delle infrastrutture autostradali abruzzesi sia realizzata in funzione della:
– massimizzazione delle economie produttive;
– massimizzazione nella valorizzazione del territorio, con integrazione sinergica dei territori coinvolti, e sostegno alla ripresa delle attività produttive locali, sia in termini di input che di collocazione dei prodotti di output;
– massimizzazione delle prospettive di crescita delle attività turistico/ricreative e culturali;
– sviluppo di servizi più agevoli ed efficienti in favore dell’utenza;
– potenziamento delle politiche di interscambio per una fruizione integrata dei servizi, sia essi pubblici che privati, tra le realtà territoriali coinvolte nella realizzazione dei progetti di valorizzazione dell’economia e del territorio.



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