BIBLIOTECHE ITINERANTI
I viaggi della Cultura
I libri e le collezioni museali su mezzi di trasporto sono un originale connubio di creatività, promozione della cultura e nuovi percorsi di accessibilità.
La tradizione delle biblioteche itineranti ha origini antiche, risale alla Londra vittoriana, con le circulating libraries, che mettevano a disposizione dei ceti meno abbienti un assortimento di libri selezionati fra quelli ritenuti più moralmente edificanti.
Nel 1857, nella contea di Cumbria, nel Nord-Ovest dell’Inghilterra, nasceva la prima vera biblioteca itinerante al mondo, grazie all’iniziativa di George Moore, mercante e filantropo, animato dal desiderio di divulgare la buona letteratura tra la gente del popolo.
L’idea si è poi diffusa in molti altri Paesi, coinvolgendo diversi tipi di mezzi di trasporto.
Si ricorda, tra le biblioteche itineranti su quattro ruote, il Tell a Story di Lisbona, un camioncino dai colori pastello che offre libri di autori portoghesi tradotti in varie lingue.
A Cebu, nelle Filippine, i libri viaggiano su un piccolo autobus sul quale si legge ‘Open books, open minds’: lo scopo qui è diffondere l’alfabetizzazione tra i bambini che vivono nelle zone disastrate. Il catalogo prevede, quindi, libri nuovi e usati destinati soprattutto ai giovanissimi e agli adolescenti.
Passando alle tre ruote, c’è la biblioteca itinerante Mata Aksara di Nuradi Indra Wijaya, a Giacarta.
Esistono anche le Bibliobiciclette, biblioteche su due ruote, più economiche ed ecologiche.
Si possono trovare a Portland, per il prestito di libri ai senzatetto, ma anche a Seattle e a San Francisco, dove bibliotecari portano in giro per la città i libri su un rimorchio attaccato alle bici.
C’è anche chi si avvale del prezioso aiuto di animali.
La Camel Mobile Library, in Kenya, è una biblioteca che viaggia sul dorso di cammelli per raggiungere le popolazioni nomadi che vivono nelle zone più remote della nazione. La stessa cosa avviene anche nel deserto del Gobi, in Mongolia. Biblioburro è la biblioteca itinerante di Luis Sotiano, che in Colombia, insieme ai due asini Alfa e Beto, trasporta libri nei paesi sprovvisti di librerie.
L’artista argentino Raul Lemesoff ha convertito una Ford Falcon del 1979, usata dagli ‘squadroni della morte’ durante la Guerra in una libreria che oggi gira per le strade di Buenos Aires. Il suo mezzo ‘d’istruzione di massa’ vuole raggiungere soprattutto le persone meno vicine all’educazione istituzionale, per creare anche nei cittadini più svantaggiati una coscienza critica e una sensibilità per il mondo della cultura. Un messaggio di pace: un oggetto di morte viene trasformato in un carrarmato-libreria con più di 900 titoli a bordo. Perché la cultura e la letteratura possono essere preziose difese contro la violenza e la distruzione.
Il fenomeno si diffonde anche Italia già da qualche anno, con progetti volti ad avvicinare alla lettura anche i giovanissimi, bambini e ragazzi, ma che hanno conquistato anche i lettori più adulti.
Le biblioteche itineranti sono partite dai piccoli paesi e hanno raggiunto le grandi città e le spiagge.
Tra questi progetti v’è Bibliobus, promosso da Nati per Leggere e avviato nel 1999 con l’accordo tra l’Associazione Italiana Bibliotecari, l’Associazione Culturale Pediatri e il Centro per la Salute del Bambino, centrato sulla lettura ad alta voce precoce in famiglia. Decine e decine di biblioteche mobili portano i libri in tante piazze italiane per promuovere la lettura, ma anche per offrire curiosità, novità e testi che difficilmente è possibile trovare sul mercato.
Tra la fine del 1999 e l’inizio del 2000, il maestro Antonio La Cava scelse un mezzo popolare, umile e semplice per viaggiare tra i comuni di Ferrandina e Salandra (in Basilicata) e avvicinarsi ai bambini, leggendo lui alcuni brani ad alta voce oppure effettuando il servizio di prestito tipico delle biblioteche: un Bibliomotocarro.
In Sicilia, Filippo Nicosia ha girato l’intera Regione distribuendo libri presso i luoghi che meno presentavano una possibilità di accesso alla cultura per i cittadini. La sua esperienza si è poi tradotta in un bookbar, diventato un fiore all’occhiello di Messina.
Un’esperienza di Bibliobus è anche a Milano, dove il Comune provvede a tutte le fermate di questa speciale biblioteca itinerante.
Dal 2012 a Perugia gira un camper che aiuta a coltivare il piacere della lettura e dell’ascolto.
Non ultimo, un progetto che promuove la lettura in un modo davvero particolare, si tratta di Bookbus, una vera e propria biblioteca su strada che durante i suoi viaggi ospita un autore con il quale tutti i passeggeri possono interloquire.
Nel 2018, l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) si è fatta promotrice dell’iniziativa BiblioHUB, un importante progetto di biblioteca itinerante per la diffusione culturale orientato verso le periferie urbane e sociali.
BiblioHUB è una struttura mobile polifunzionale e multimediale di informazioni su cultura, tempo libero e servizi al cittadino, punto di prestito di libri, ebooks scaricabili con QR code, vetrina di bookcrossing, hotspot wifi, internet point, laboratorio ludico-didattico per bambini e luogo d’incontro e di socializzazione. Il truck, una biblioteca mobile su ruote, è progettato a ‘scrigno’: si apre e si espande negli spazi urbani per portare la biblioteca dentro il territorio, anche nelle aree più marginali e periferiche, creando, sia pur temporaneamente, un presidio sociale, un luogo di aggregazione. BiblioHUB avvicina i cittadini alla ricca offerta culturale e di servizi che la biblioteca è oggi in grado di proporre.
Per quanto riguarda le collezioni museali su mezzi di trasporto, nota è l’esperienza delle navi-museo.
Una nave museo è una nave convertita in museo (soprattutto marittimo) aperto al pubblico per scopi educativi o di memoriale. Alcune di queste navi hanno anche scopo di addestramento o reclutamento, per lo più per quelle imbarcazioni che possono ancora effettivamente navigare.
Ce ne sono diverse centinaia al mondo.
Non mancano musei ferroviari, luoghi magici nei quali è possibile rivivere la storia delle ferrovie italiane e l’evoluzione dei treni storici, ammirando dal vivo locomotive dell’800 e molto altro.
Luoghi senza tempo.
L’Italia è ricchissima, da Nord a Sud, di musei ferroviari in cui poter ammirare le locomotive italiane storiche, i treni a vapore e tanto altro. Si pensi al Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio, al Museo Ferroviario Piemontese, al Parco Museo Ferroviario Roma Porta San Paolo, alla Ferrovia Museo della Stazione Colonna sulla via Casilina (sempre nel Lazio). Il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa in Campania è uno dei più importanti in assoluto visto che è proprio qui che sono nati i primi treni italiani), qui, tra locomotive a vapore, elettriche, a corrente continua e locomotori diesel, si può ammirare anche la ricostruzione storica del primo convoglio della tratta Napoli-Portici, oltre al Treno Reale ed una parte del Treno Presidenziale.
Ma merita meritano menzione anche il Museo delle Ferrovie della Sardegna e il Museo Ferroviario Sardo.
Parlando di collezioni museali legate a mezzi di trasporto non si possono tralasciare i musei italiani dell’auto. Ce ne sono 5 imperdibili: il Museo Ferrari di Maranello in Emilia Romagna, il Museo Lamborghini di Funo Argelato, il Museo Automobili di Torino, il Museo Enzo Ferrari di Modena, il Museo delle Auto della Polizia di Roma.
Non ultimi, poi, il Museo delle Carrozze storiche di Roma e il Museo delle Carrozze in Villa Pignatelli a Napoli.
Le iniziative virtuose meritano di essere valorizzare e devono dare impulso a nuove idee.
Utilissimo sarebbe:
– prevedere la presenza di distributori automatici di libri e/o racconti in tutte le stazioni italiane di bus, tram e metro (da rifornire periodicamente) e di postazioni attrezzate per l’ascolto di audiolibri per gli utenti diversamente abili, per promuovere la lettura ottimizzando i tempi di attesa dei viaggiatori;
– favorire la realizzazione di piccole biblioteche e di collezioni museali temporanee su navi, aerei e treni, per promuovere letture, visite e percorsi di animazione culturale durante i viaggi di media e lunga percorrenza;
– agevolare la realizzazione di un BiblioBus in ogni Comune per il prestito di libri, l’ascolto di audiolibri, l’organizzazione di incontri con scrittori a bordo in giro per la città, la promozione della lettura nelle periferie;
– valorizzare i Musei italiani legati ai mezzi di trasporto, che conservano la memoria della Storia, delle aziende italiane e delle tradizioni;
– investire nel ripristino e nel riuso di treni storici a fini turistici, per percorrere tratte regionali particolarmente attrattive dal punto di vista paesaggistico e ambientale, con la presenza di guide turistiche a bordo.