BLU ENERGY
La forza del Mare
Arrivando dallo spazio e guardando la Terra dal lato dell’Oceano Pacifico, in direzione di Nemo Point (il punto sulla superficie del Pianeta più lontano da qualunque terra emersa), si vede soltanto il Mare.
Il Pianeta sembra completamente ricoperto dall’acqua.
La distribuzione delle terre emerse, infatti, non è uniforme , ma è concentrata per lo più in metà della sfera. L’acqua del mare occupa il 71% della superficie terrestre, costituisce il 97,5% di tutta l’acqua disponibile sul pianeta.
E’ l’elemento da cui è nata la vita e resta fondamentale per la vita stessa.
Nonostante la sua abbondanza, solo una piccolissima percentuale d’acqua è utilizzabile dagli esseri viventi per sopravvivere.
Il dato è sorprendente.
Di tutta l’acqua dolce fruibile, almeno il 70% viene utilizzato per l’irrigazione.
Alcuni esempi: ci vogliono 1.300 litri di acqua per ottenere 1 kg di grano, 3.400 litri per ottenere 1kg di riso, 5.000 per ottenere 1kg di formaggio e ben 16.000 litri per ottenere 1 kg di carne di manzo. Anche una banale tazzina di caffè richiede un grande quantitativo di acqua per essere prodotta, dal processo di coltivazione alla lavorazione, ben 140 litri.
Insomma, se non c’è Acqua, non c’è vita.
E se l’Acqua è generatrice e sostentatrice di Vita, lo è perché è potenzialmente generatrice di un’altra condizione necessaria alla Vita: l’Energia.
Mare e Oceani, fiumi e cascate sono potenziale fonte di Energia. Blue energy.
Una riserva di energia inesauribile, dal potenziale enorme: l’Agenzia Internazionale per l’Energia stima che il potenziale dell’energia del mare, in tutto il mondo, possa generare tra i 20.000 e i 90.000 TWh di elettricità all’anno.
Quando si parla di energia del mare, si fa riferimento alla possibilità di generare energia direttamente dall’acqua e dai suoi movimenti.
L’energia delle maree, grazie a speciali tecnologie di tipo fluidodinamico, può essere trasformata in energia elettrica sfruttando la forza meccanica dei movimenti dell’acqua. Dal momento che l’energia del mare, fintanto che c’è la Luna, è inesauribile, si moltiplicano di giorno in giorno gli studi sulla realizzazione di sistemi sempre più efficienti e all’avanguardia per produrre energia da questa fonte tanto preziosa.
Le tecnologie che rendono possibile lo sfruttamento dell’energia marina ricavano energia meccanica dal movimento dell’acqua (energia del moto ondoso, delle maree, delle correnti) e la convertono in energia elettrica.
In alcuni casi sfruttano invece il potenziale termico o chimico.
Esistono diversi tipi di energia marina creata da impianti con diversi funzionamenti che sfruttano l’energia delle onde del mare.
Innanzitutto l’energia delle correnti marine, tratta da alcune pale che producono energia in modo meccanico proprio come avviene con l’energia eolica, utilizzando però dei generatori ad asse orizzontali (più adatti in regimi di correnti costanti, ad esempio quelle del Mediterraneo) o verticali (ideali per le correnti di marea che cambiano direzione), a seconda della diversa direzione delle correnti. Solitamente le correnti marine hanno una densità diversa e una direzione e velocità relativamente costanti.
V’è poi l’energia mareomotrice, quella generata dalle maree, il ritmico innalzamento e abbassamento del livello del mare, provocato dall’azione gravitazionale di luna e sole.
L’acqua entra dentro delle turbine, genera energia al variare delle maree, sia alte che basse e tutto ciò è reso possibile da speciali impianti che ricavano energia dagli spostamenti d’acqua. Oggi, in questi impianti, si utilizzano dei pesi che contrastano la forza di gravità: cassoni riempiti d’aria che si muovono con delle turbine, il movimento di alcune ruote a pale o con il riempimento dei bacini e il successivo svuotamento.
Importante anche l’energia del moto ondoso, l’energia cinetica del movimento delle onde. Oggi sono tante le realtà imprenditoriali che stanno investendo in questa forma di generazione di energia per sfruttare in modo sempre più efficiente il movimento di mari e oceani. Il sistema di generazione elettrica che sfrutta le onde è anche conosciuto con il nome di “cimoelettrico”.
L’energia talassotermica, invece, fa riferimento a quella tecnologia che produce energia grazie alla variazione di temperatura che si registra tra la superficie marina e le profondità. Il principio di funzionamento è simile a quello di una centrale a vapore, in quanto utilizzando un fluido che evapora alla temperatura dell’acqua di superficie, il vapore in pressione mette in moto una turbina, passa a un condensatore e torna allo stato liquido raffreddato dall’acqua del fondale.
Infine l’energia a gradiente salino, che sfrutta la diversa concentrazione di sale dell’acqua dolce e di mare che genera appunto l’energia chimica a gradiente salino.
E, ancor più prorompente oggi, lo sviluppo di tecnologie per la produzione di Idrogeno.
La Comunità Europea ha predisposto una serie di iniziative che avranno un ruolo centrale sia nel promuovere la cooperazione che nell’abbattere le barriere tecniche che precludono ora lo sviluppo di questi impianti. Il loro sviluppo è legato essenzialmente ai risultati che la ricerca sarà in grado di raggiungere che, insieme ad una sinergica politica comunitaria e nazionale, permetteranno di rendere fruibili e accessibili a livello commerciale questi dispositivi.
Il report Ocean Energy Roadmap ha infatti dimostrato che investire per tempo nell’energia dal mare porterebbe entro il 2050 alla creazione di 450mila nuovi posti di lavoro, al taglio di 27 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica e alla nascita di un florido mercato da 50 miliardi di euro all’anno.
Secondo la Scienza ambientalista esistono almeno 9 principi della Democrazia dell’Acqua:
1. l’Acqua è un dono della natura;
2. l’Acqua è essenziale alla vita;
3. la vita è interconnessa mediante l’Acqua;
4. l’Acqua dev’essere gratuita per le esigenze di sostentamento;
5. l’Acqua è limitata ed è soggetta a esaurimento;
6. l’Acqua dev’essere conservata;
7. l’Acqua è un bene comune;
8. nessuno ha il diritto di distruggerla;
9. l’Acqua non è sostituibile.
Ebbene, oggi nell’Era della Transizione Ecologica, va avvalorato il decimo Principio:
10. L’Acqua è fonte di Energia.
Se è vero che in Europa la produzione di energia ricavata soltanto dalle onde soddisfa lo 0,02% della domanda complessiva, è anche vero che, se si riuscisse a raggiungere almeno il 10% (con la combinazione di tutte le altre forme di sfruttamento dell’energia marina sopra elencate), sarebbe possibile sostituire 90 centrali a carbone, ossia più di un terzo degli impianti oggi in funzione in Europa.
Da qui l’esigenza di più seri investimenti nella valorizzazione delle risorse a disposizione, per un futuro di sostenibilità.