Bonus Ambiente
Il valore della cittadinanza attiva
Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha reso nota, con un comunicato stampa del 4 maggio 2023, l’attivazione del portale online per richiedere il bonus Ambiente, in attuazione del d.P.C.M. del 10 dicembre 2021.
Si tratta di una misura introdotta già nel 2019, che disciplina la possibilità di erogazioni liberali in denaro per la realizzazione di interventi su edifici e terreni pubblici.
Nel dettaglio, è prevista l’erogazione di un credito d’imposta nella misura del 65% della donazione effettuata, destinato a chi corrisponde donazioni per interventi di bonifica ambientale, anche dall’amianto, di prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, di realizzazione o di ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate, e di recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.
Il donatore potrà, attraverso la procedura telematica, visionare l’elenco (in continuo aggiornamento) delle opere e delle azioni finanziabili, successivamente contattare l’amministrazione proprietaria del bene, per concordare l’importo ed i termini dell’erogazione liberale.
Il contributo andrà poi prenotato e comunicato al MASE, che avrà 10 giorni per informare il benefattore dell’ammissione al contributo, secondo il criterio temporale di ricevimento della domanda, sino ad esaurimento delle risorse disponibili; nei successivi 10 giorni dovrà procedersi al perfezionamento del pagamento, a pena di decadenza dalla prenotazione del contributo.
Il bonus ambiente al 65% può essere richiesto da persone fisiche ed enti non commerciali, pubblici o privati, diversi dalle società, nel limite del 20% del reddito imponibile, e dai soggetti titolari di reddito di impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui.
L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Ambiente, si ispira al concetto, importantissimo, di cittadinanza attiva, perché attraverso la piattaforma, con una procedura semplice, trasparente e automatizzata, è possibile coinvolgere la società civile nell’opera di tutela concreta dell’ambiente, dando a tutti la possibilità di contribuire fattivamente alla cura e alla tutela della cosa comune.
Il tema della protezione ambientale è e deve oggi essere fortemente attenzionato. Inutile ricordare quali conseguenze porta con sé, tra l’altro, il drastico cambiamento climatico, problema oggi comune a livello globale.
Occorre un’azione condivisa e sinergica, che da un lato si sostanzi in interventi mirati e concreti da parte della politica nazionale, e, dall’altro, coinvolga i cittadini, rendendoli maggiormente consapevoli delle trasformazioni in corso, e pienamente partecipativi del cambiamento di rotta necessario ed improcrastinabile.
Il bonus ambiente non è certamente una misura utile a sostituire l’impegno pubblico, ma può essere un modo per dare la possibilità a tutti di aggiungere consapevolmente un tassello al futuro dell’ambiente italiano.
È importante, però, che le iniziative utili come questa siano al centro di adeguate campagne informative e di sensibilizzazione, per non resta soltanto una bella idea.