Calo nella produzione di vini

Calo nella produzione di vini

I due lati della medaglia

Si registra una evidente inflessione nella produzione vitivinicola.
Un problema che si ripropone e che non è nuovo al settore agricolo in generale.

Per l’Italia, il vino è prodotto trainante e quest’anno il Paese perderà la leadership della produzione a favore della Francia: la vendemmia del 2023 si attesta su una produzione di 44 milioni di ettolitri, a fronte dei 50 milioni del 2022.

L’abbassamento della produzione è dovuto in maggior misura ai mutamenti climatici degli ultimi tempi. Siccità, bombe d’acqua con relative inondazioni, grandine.
Ma anche un’altra calamità ha colpito il settore nell’ultimo anno: la peronospera, un micro organismo che si sviluppa e rafforza grazie al caldo e a una umidità eccessiva. Attacca i grappoli d’uva svuotandoli e rinsecchendoli.

C’è, però, anche un altro lato della medaglia.

A uno sguardo attento, se si analizza la filiera del prodotto, si scopre che i 44 milioni di ettolitri prodotti non mettono davvero in crisi la stagione del vino italiano. Inoltre il calo delle richieste avute nel periodo del Covid, la super produzione del 2022 e la giacenza di 49 milioni di ettolitri di prodotto stivato nelle cantine, hanno messo in difficoltà il settore fino chiedere un intervento europeo di aiuto per incentivare i processi di distillazione per la trasformazione del vino in alcool, solo ed esclusivamente per produzioni non alimentari, quali detergenti e disinfettanti, procedura approvata dalla Commissione EU.
La realtà è che va posto un tetto alle colture, mediante espianti di vigneti con il trapianto a favore di altre colture. Questo influenzerà solo il quantitativo di uva nella fase di raccolta, mentre inciderà positivamente sotto il profilo della qualità, in modo da assicurare sempre vini di ottima qualità con elevate punte di eccellenza.

Quello che va riportato all’attenzione non è tanto il calo della produttività, quanto l’abbassamento della richiesta sia in campo nazionale, sia in quello estero, che sta riguardando i vini da tavola e quelli IGT (Indicazione Geografica Tipica). Regge e in alcuni mercati aumenta la richiesta di vino con alto costo.

Infine, va anche ricordato che il vino è uno dei prodotti più contraffatto in campo internazionale. È indispensabile un intervento deciso al fine di porre un freno al fenomeno.



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