‘CARO ENERGIA’
Dalla necessità, la virtù
Televisori sempre più grandi. Condizionatori sempre più potenti. Led onnipresenti e sempre accesi.
Questa la tendenza degli ultimi anni.
Oggi, però, bisogna fare i conti con i consumi domestici come mai in passato.
Il 2020 ha segnato il record di consumi elettrici, superando il primato che era solo dell’anno precedente.
Nel 2021, a livello territoriale, la variazione è risultata ovunque in crescita: +5,2% al Nord, +6,4% al Centro e +5,9% al Sud e nelle isole.
È vero che si sta incrementando la produzione della energia elettrica delle rinnovabili e dell’autoproduzione, ma, se al raddoppio dei pannelli fotovoltaici corrisponde un raddoppio dei consumi, il problema resta comunque insoluto.
Un’inversione di rotta passa per la valorizzazione dell’iniziativa dei singoli, in diverse direzioni.
La regolazione delle c.dd. comunità energetiche andrebbe ripensata, in prospettiva non individualistica ma nel verso di contribuire alla creazione di vere e proprie ‘comunità solidali’, per la produzione condivisa, o rendere conveniente ridurre i propri consumi allo scopo di rivendere l’energia prodotta. E invece oggi l’eccesso di produzione viene pagato molto meno di quello di acquisto.
Pochi, poi, fanno una valutazione energetica dei propri consumi, anche se esistono simulatori online.
Il comportamento scorretto è la fonte di maggior spreco.
Il vero è che basterebbero piccoli accorgimenti.
Tra i tanti: va molto di moda la cucina con piastre a induzione, bella esteticamente ma ad altissimo consumo. Anche per cucine a gas, è utile usare sempre i coperchi, scongelare i surgelati prima cuocerli, prediligere i cibi crudi, dove possibile, soprattutto se poi in cottura perdono molte proprietà organolettiche.
Inoltre, in tutte le case sono presenti moltissimi apparecchi elettrici, alcuni dei quali costantemente in modalità stand-by.
Non si comprende quanto sarebbe utile evitare questo tipo di abitudine.
La start-up Midori ha realizzato NED, uno smart meter che, collegato al quadro elettrico o al contatore della luce, consente di rilevare i consumi complessivi della casa, e ha elaborato un sistema di calcolo del risparmio che si avrebbe eliminando il consumo elettrico degli stand-by. I dati rilevati attraverso i misuratori accertano che lo stand-by incide in media dal 10% al 16% sul totale dei consumi di un’abitazione.
Questo valore aumenta naturalmente in relazione al numero di elettrodomestici e apparecchi presenti in casa.
Per fare solo un esempio: una famiglia media, che ha 2.700 kWh e un contatore da 3 kW, composta da due adulti e due bambini che vivono in un’abitazione di 100 mq attrezzata con lavastoviglie, microonde, forno, tv, lavatrice, ferro da stiro, aspirapolvere, tostapane, phon, macchina del caffè, condizionatore, ha una spesa in bolletta di circa 504,00 euro all’anno (tariffa del mercato tutelato), con uno spreco di energia per lo stand by del 13% dei consumi, pari a 53,00 euro all’anno.
Perché la comunità energetica sia davvero tale, occorrono
– una normativa adeguata a incrementare la possibilità di vendita diretta dell’energia elettrica o almeno con prezzi incentivanti, e
– più adeguata (in)formazione sugli atteggiamenti virtuosi, anche da parte degli enti gestori.
FONTI
https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/consumi-elettrici-2021
https://luce-gas.it/guida/consumo/energia-elettrica