CASO ITA: LA PARTITA NON SI GIOCHI SULLA DIGNITÀ DEI LAVORATORI – COMUNICATO 07.02.22

CASO ITA: LA PARTITA NON SI GIOCHI SULLA DIGNITÀ DEI LAVORATORI – COMUNICATO 07.02.22

Parte travagliata la gestione della nuova compagnia aerea di bandiera ITA, nata appena lo scorso ottobre dalle ceneri di Alitalia.

Per i primi due mesi e mezzo di attività, si registrano significative perdite. Ricavi dimezzati a 86 milioni per via delle restrizioni pandemiche.
ITA è già nel mirino di compagnie straniere come Lufthansa.
Il timore, per vero, è che venga realizzata una vera e propria cessione a terzi, con lo Stato italiano quale socio di minoranza.
A prima approssimazione, l’accesso all’infrastruttura di Lufthansa dovrebbe riguardare non soltanto la distribuzione dei biglietti, ma anche la realizzazione di un’unica centrale acquisti. Nel contempo, ITA potrebbe prender parte ai programmi interni del gruppo tedesco, dalle operazioni per l’incremento dei ricavi alla riduzione del consumo di cherosene dei voli.
Nel progetto è previsto anche l’ingresso nella joint venture transatlantica con United Airlines e Air Canada.

Come sempre, nell’incertezza del momento, a rimetterci sono i lavoratori, che oggi protestano contro una politica di remunerazione inadeguata, specie per i reiterati ritardi nel pagamento della cassa integrazione straordinaria e la proposta di decurtare il 20% del Fondo speciale per il trasporto aereo.

È superfluo ricordare quale rilievo strategico abbia la gestione del sistema logistico nazionale, e in particolare del trasporto aereo, anche per il rilancio del comparto turistico e, in generale, per la tenuta del sistema economico.
Per questo, Meritocrazia Italia reputa fondamentale che lo Stato italiano si impegni a mantenere il controllo della compagnia, della quale va garantita l’italianità. È necessario e urgente un confronto interministeriale e l’istituzione di una Cabina di regia permanente, oltre a un serio riordino del sistema aeroportuale, con una riforma di settore utile a garantire gli ammortizzatori sociali adeguati.
Meritocrazia si augura, in ogni caso, che le scelte aziendali, anche future, non continuino a insistere negativamente sul clima e sulle condizioni lavorative, né sulle relazioni sindacali, e che si proceda presto al rifinanziamento del Fondo straordinario del trasporto aereo.

La partita non si giochi sulla dignità dei lavoratori.



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