Caso Liceo Morgagni: sì alla libertà di manifestare, ma solo nel rispetto delle Istituzioni

Caso Liceo Morgagni: sì alla libertà di manifestare, ma solo nel rispetto delle Istituzioni

Nelle ultime settimane, il ciclo di occupazioni che ha interessato numerosi istituti superiori italiani, con particolare riferimento al caso del Liceo “Morgagni”, ha sollevato serie preoccupazioni. Se da un lato emerge una volontà di partecipazione attiva da parte degli studenti, dall’altro non si possono ignorare le derive vandaliche che hanno accompagnato tali iniziative.

Le occupazioni, inserite in un’azione coordinata soprattutto a Roma, hanno evidenziato il crescente scollamento tra istituzioni e rappresentanza studentesca. Le rivendicazioni avanzate, che spaziano dalla riforma scolastica alle politiche di sicurezza, fino a tematiche di carattere sociale e internazionale, meritano attenzione. Tuttavia, il dissenso non può tradursi in atti di violenza e danneggiamento.

Meritocrazia Italia condanna fermamente ogni forma di violenza e vandalismo, pur riconoscendo l’importanza di un confronto costruttivo tra giovani e istituzioni. Per evitare che l’attivismo studentesco sia strumentalizzato e per garantire che le istanze degli studenti siano realmente considerate, propone interventi concreti, quali:
– l’istituzione di tavoli permanenti di confronto a livello di istituto, provinciale, regionale e nazionale, con riunioni periodiche per affrontare le tematiche sollevate dagli studenti;
– la creazione di una piattaforma informativa attraverso cui gli studenti possano seguire i lavori dei tavoli di confronto, proporre argomenti e soluzioni da sottoporre al Ministero competente;
– l’apertura delle riunioni dei tavoli di confronto non solo ai rappresentanti degli studenti democraticamente eletti, ma anche a coloro che abbiano evidenziato problematiche o proposto riforme, incentivando una partecipazione più ampia e consapevole;
– l’introduzione di una figura di raccordo all’interno degli istituti, un tutor con il compito di favorire il dialogo tra studenti e istituzioni, raccogliere le esigenze della comunità studentesca e garantire un feedback istituzionale sulle proposte avanzate.

Meritocrazia Italia ribadisce l’importanza di garantire il diritto a manifestare, ma con modalità rispettose delle istituzioni scolastiche e del vivere civile. Il confronto deve sostituire la contrapposizione sterile o ancor peggio violenta, per una scuola che sia luogo di crescita e non di conflitto.

Stop war.



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