Caso Margaret Spada: MI chiede l’introduzione di un’etichetta digitale per i professionisti sanitari
Lascia basiti la scomparsa della giovanissima Margaret Spada, che ha perso la vita nei giorni scorsi a seguito di un intervento di rinoplastica parziale.
Sconvolgono anche le prime indiscrezioni sulle indagini relative alle modalità di svolgimento dell’operazione. Sono due i medici, peraltro molto noti sul web, a rischiare di essere processati per omicidio colposo. Allo stato, non pare essere stato ritrovato alcun documento, cartella clinica o registrazione relativi all’intervento. Nessuna attestazione di consenso informato sottoscritto dalla ragazza. Nessuna documentazione contabile o amministrativa.
Doveroso e sentito è il cordoglio di Meritocrazia Italia, che è vicina alla famiglia.
Non può non chiedersi, però, come sia possibile che si verifichino fatti di questo tipo. I social, poi, si rivelano, una volta di più, delle vere e proprie sabbie mobili piene di insidie. E si prende tristemente atto del fatto che, nell’era dell’intelligenza artificiale, non si sia ancora riusciti a mettere al servizio della tracciabilità delle prestazioni extra moenia o addirittura private la potenza della tecnologia.
Meritocrazia Italia chiede un intervento immediato volto a scardinare tali meccanismi, perché siano sempre assicurate le migliori cure e siano certificate le competenze, proponendo l’introduzione di una etichetta digitale, con codice univoco, contenente tutti i dati principali del professionista (iscrizione all’ordine dei medici, Enpam, partita Iva, posizione INAIL, PEC, SCIA, assicurazione professionale ecc.), il tutto in un database accessibile agli utenti. L’elenco dei medici esistente presso il Ministero della Salute, che riporta anche i dati professionali principali, è di consultazione tanto difficile da scoraggiarne l’accesso.
Per altro verso, si invoca maggiore attenzione da parte di tutti gli utenti; non siano recensioni, a volte neppure veritiere o attendibili, a dirigere la scelta di un professionista. In questo come in ogni altro ambito. Si impari a diffidare delle verità proposte dal mondo virtuale e a utilizzare il mezzo con ragionevolezza e prudenza.
Stop war.