Caso Rende: non si temporeggi sulla riforma della Scuola
A sollevare clamore è in questi giorni il triste episodio accaduto a Rende.
I genitori degli alunni di una terza elementare avrebbero organizzato un’assenza di massa dei propri figli in forma di protesta contro la presenza di un bambino considerato ‘iperattivo’, rimasto così solo in aula.
Le insegnanti avevano richiesto la nomina di un insegnante di sostegno, ma il bimbo ha una certificazione di iperattività con funzionamento intellettivo superiore alla media (APC), che non è requisito per il riconoscimento del sostegno scolastico. Parla italiano ed inglese, suona strumenti musicali senza averli studiati ed è velocissimo nei calcoli.
Al margine di questi fatti e stando a quanto riportato dalla stampa, non si può non rilevare la gravità di un episodio di emarginazione e discriminazione. Aggravata dal fatto di essere stato perpetrato da adulti a danno di un bambino.
Come spesso accade, sono prevalsi paura, egoismo e difficoltà di accogliere la diversità come potenzialità ed elemento arricchente, ed ancora è prevalsa la scarsa attenzione della comunità scolastica nel gestire i bisogni educativi speciali di un alunno ad alto potenziale cognitivo.
I bambini plusdotati sono bambini con un dono, definiti in maniera evocativa con il temine inglese gifted, esprimono una capacità intellettiva e cognitiva non comune. Sono curiosi, molto creativi, hanno un’ottima memoria e un senso critico spiccato, alte competenze linguistiche e matematiche. Se non adeguatamente seguiti e stimolati, però, possono ritrovarsi soli e scegliere di nascondere la propria intelligenza per sembrare uguale agli altri, possono essere scarsamente tolleranti rispetto ai tempi altrui, e la loro curiosità può sfociare in comportamenti iperattivi ed oppositivi.
La comunità educante si senta chiamata a dare valore ad un “dono”.
Meritocrazia Italia invoca da sempre una riforma che renda la scuola realmente inclusiva, che ne faccia non un posto di apprendimento di conoscenze, ma di crescita umana e condivisione. Per questo, è fondamentale prevedere, per un verso, attività di promozione della socializzazione e, dall’altro, percorsi didattici individualizzati, calibrati anche sui bisogni educativi speciali degli alunni plusdotati.
Per questo si è già fatta portavoce di questa istanza in un approfondimento del 14 novembre 2023, prendendo atto che il disegno di legge n. 180, presentato in Senato il 18 Ottobre 2022, “Disposizioni per il riconoscimento degli alunni con alto potenziale cognitivo, l’adozione di piani didattici personalizzati e la formazione del personale scolastico”, assegnato alla 7° Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport), non è ancora stato sottoposto ad esame. Oggi non può che sollecitarne l’esame e chiedere una celere adozione delle determinazioni necessarie alla stesura delle Linee Guida Nazionali, con lo scopo di definire standard operativi applicabili su tutto il territorio nazionale, relativi alle attività e alle pratiche di supporto/assistenziali per l’individuazione e la presa in carico dei bambini/ragazzi ad alto potenziale cognitivo nell’ambito del sistema scolastico.
Stop war.