Come la goccia per la stalattite

Come la goccia per la stalattite

Nel sentire comune, la politica è anzitutto esercizio di potere. Sia se collocata nel quadro istituzionale, sia se fatta nell’ambito di associazioni come la nostra.

La leadership è spesso vista soltanto come strumento di affermazione individuale. E in effetti chi la esercita spesso si lascia andare a una specie di delirio di infallibilità, nel desiderio di affermarsi come il migliore di un gruppo.
È un gravissimo errore. La posizione di vertice acceca e distrugge quella biblioteca di sentimenti che deve reggere qualsiasi tipo di relazione sociale.
I sentimenti sono quella cosa che consente di capire ciò che si nasconde dietro le parole, di valorizzare il sacrificio altrui e l’impegno che ciascuno dedica al percorso, di superare incomprensioni ed evitare dissapori.

Le stalattiti e le stalagmiti sono formazioni calcaree che si formano all’interno delle grotte. Ci vogliono decine e decide di anni, ma, una volta createsi, è come se contenessero una magia tutta loro. Riescono a catturare l’attenzione con le sfumature cromatiche uniche. Ci si ferma ad ammirarle e fanno sognare.
La vera ragione per la quale riescono ad affascinare tanto è nel sacrificio che è stato necessario per nascere.
In quel sacrificio che ha permesso a piccole e insignificanti gocce d’acqua di creare forme destinate a durare nei secoli ed essere ammirate da generazioni.
Capita che le stalattiti si uniscano alle stalagmiti, formando delle colonne. Alle volte assumono forme che è facile riportare ad animali o immagini bellissime.
La più grande stalattite nota è lunga ben 20 m, e si trova in una grotta del Brasile.

Questo per dire che anche i gesti più semplici possono tradursi in opere grandiose. Ma, perché questo accada, serve saper attendere e vivere da vicino l’impegno. Certamente non può capitare a chi non ha pazienza e vuole tutto subito.
Lo insegna la Storia che le più importanti opere d’arte sono quelle per la realizzazione delle quali sono serviti anni.

Le vicende che segnarono la sconfitta di Achille le conosciamo tutti. La ninfa Teti immerse Achille, bambino, nelle acque del fiume Stige per renderlo invulnerabile, ma restò fuori il tallone dal quale lo teneva. Fu proprio quel tallone il suo punto debole. Paride, durante la guerra di Troia, sapeva esattamente dove colpire.
Non esistono eroi invincibili. Anche i più valorosi possono avere fragilità.
E la più grande fragilità umana è di solito data dall’ego.
Non ci sono persone infallibili.
Chi è alla guida di realtà complesse, poi, sbaglia molto facilmente. Anche a me è capitato di sbagliare, e per certo mi capiterà ancora. Mi piacerebbe, però, che la bontà delle mie scelte fosse valutata nel lungo periodo. Sono sempre i fatti a decretare chi ha torto o ragione.

Ricordo una storiella che insegna molto. Una piccola goccia d’acqua che è posata a terra ne guarda una che si trova più in alto e che scende più in basso per consegnare parte di sé alla roccia. “Che cosa sta facendo?”, le chiede. “Ci vorranno secoli per realizzare quello che vuoi. Qui giù è molto più comodo. Potresti goderti la vita senza tutti quegli sforzi inutili”. A distanza di tempo, la stalattite che si è formata proprio grazie al lavoro incessante della goccia più operosa diventa punto di ritrovo di migliaia di persone, che osservano ammirate. Della prima goccia, invece, evaporata senza lasciare tracce, nessuno sa nulla.

Vorrei che il nostro lavoro quotidiano portasse Meritocrazia a essere proprio come la stalattite.
Vorrei che ci sentissimo tutti gocce operose, disposte al sacrificio oggi per dar vita a qualcosa di meraviglioso domani.
Vorrei che ci si rendesse conto che non è mai una perdita di tempo il contributo dato per la realizzazione di obiettivi che non appartengono al presente ma che sono fondamentali per il futuro.
Per lasciare il segno bisogna avere costanza.

Non pretendiamo di essere invincibili. Sappiamo di essere fallibili e siamo pronti a sbagliare, a cadere per rialzarci. Perché la nostra ambizione è grande, e punta a un’opera d’arte della quale dovranno poter godere le generazioni future.



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