COMUNQUE NEET

COMUNQUE NEET

I dati ISTAT 2019 evidenziano che i NEET rappresentano in Italia il 22,2% della fascia dei giovani tra i 15 e 29 anni e sono in prevalenza donne. In Abruzzo la percentuale è in linea con la media nazionale (22,5%), ma va sottolineato che ci sono meno NEET tra le ragazze (22,2%) rispetto ai ragazzi, dato in controtendenza rispetto al nazionale, come anche in relazione alla regione più provata (Sicilia 36%-40%) e a quella più virtuosa (Trentino Alto Adige 7,7%-14,6%).

Secondo EUROSTAT, in Italia, rispetto all’Europa, probabilmente a causa del modello di welfare state con forte orientamento familistico, sussistono in contemporanea il tasso NEET più alto e il tasso di giovani occupati più basso ponendo, dunque, l’Abruzzo in ottava posizione per maggior numero di NEET.

L’istituto di statistica europeo, nel report di dicembre 2020, colloca l’Italia nel terzultimo gradino della classifica europea, con un tasso di disoccupazione dei giovani pari al 29,7%, poco più in alto della Spagna (40,7%) e della Grecia (35%) e ben lontana dalla Germania che vede solo il 6,1% di under 25 senza impiego.

LE POLITICHE
In Abruzzo, gran parte degli attuali NEET rientrano nel campo di azione del programma “Garanzia Giovani” promosso fin dal 2013 dalle Istituzioni europee nel contesto della grande crisi economica continentale con l’obiettivo di garantire ai giovani con meno di 25 anni, di ricevere un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguendo il percorso di formazione, studio, apprendistato o tirocinio intrapreso, entro un massimo di 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione.

CHI SONO
Il Mercato del Lavoro si divide in insider (lavoratori di imprese di medio grande dimensioni sindacalizzati con un posto di lavoro fortemente protetto e un accesso a prestazioni sociali assistenziali), outsider (disoccupati, inattivi o lavoratori in nero) e lavoratori atipici.

I NEET possono essere inoccupati tradizionali di breve o lungo corso, ossia:
indisponibili perché giovani disabili o in cura;
lavoratori scoraggiati sempre più numerosi anche a causa delle conseguenze della pandemia;
giovani in cerca di opportunità non ancora bene orientati;
volontari del Servizio Civile Universale.

Va evidenziato che la Regione Abruzzo, dal 31 gennaio 2021, sta cercando attivamente di arginare il problema promuovendo l’avvio di “tirocini inclusivi” e sensibilizzando tale numerosa fetta della popolazione locale a mettersi in gioco scegliendo di candidarsi volontariamente all’attuale Bando del Servizio Civile Universale con scadenza 15 febbraio p.v.

A tutto ciò occorre aggiungere l’elemento di complessità costituito dall’attuale quadro pandemico, responsabile della interruzione delle Politiche attive del Lavoro (Tirocini e Formazione Professionale) aggravando anche in Abruzzo le determinanti del fenomeno già note: difficoltà economica delle famiglie, incremento dell’abbandono scolastico, svilimento della formazione come strumento per socializzare e fare emergere le competenze trasversali e tecniche.

EUROFOUND 2021, a tal proposito, ha promosso uno studio per identificare i fattori che determinano maggior rischio per i giovani di diventare NEET, ossia:
– disabilità;
– genere femminile;
background d’immigrazione;
– basso livello d’istruzione;
– residenza in zone remote;
– reddito familiare basso;
– contesto familiare provato da disoccupazione, separazione o divorzio;
– classe sociale di appartenenza della famiglia.

Tra le conseguenze sociali innescate dal fenomeno NEET, inoltre, annoveriamo la gravosa impossibilità di una programmazione familiare serena in termini anche di calo di procreazione, l’aumento del numero dei divorzi ed una generale crisi dei rapporti sociali quali, ad esempio, disinteresse alla vita associativa e politica del proprio territorio, mancanza di fiducia negli altri, rischio di marginalizzazione più alta, aumento delle malattie psichiche e di consumo di droga e alcol e commissione di reati.

INCENTIVI OCCUPAZIONALI NEET – RISCONTRI TERRITORIALI
Sono ripartiti i progetti 2019 di “Nuova Garanzia Giovani”, bruscamente stoppati a causa della pandemia. Il ripristino delle politiche consente ai giovani di qualificarsi nei settori merceologici di maggiore interesse personale e territoriale per poi divenire maggiormente “appetibili” e con molta più probabilità, successivamente assunti grazie ai meccanismi incentivanti che consentono alle imprese di attingere personale tra i “nuovi formati” per i propri contratti di lavoro e/o rapporti di tirocinio.
Anche in Abruzzo, purtroppo, si parte da un quadro che resta sconfortante: per usare le parole di “Save the children” infatti permane “un limbo drammatico, accelerato dall’emergenza Covid, in cui rischiano di ritrovarsi circa 1,4 milioni di under 30 del nostro Paese”.
E ancora una volta la fotografia su scala nazionale, anche in tema di NEET, è duale in quanto il Sud registra i dati peggiori mentre il Nord quelli migliori: l’Abruzzo ha quantomeno dalla sua, di essere tra le regioni con più giovani attivi del Centro Sud.
I fondi di “Nuova Garanzia Giovani” in Abruzzo sono stati prorogati fino alla fine di giugno 2022. La Regione si pone l’obiettivo di portare avanti le cinque misure per il lavoro entro tale data. In particolare: l’orientamento, la formazione all’inserimento lavorativo, l’accompagnamento e i tirocini extracurriculari.
È previsto un procedimento di candidatura online e può essere richiesta la profilazione anticipata per velocizzare il processo di attivazione delle misure del lavoro.

L’auspicio è che si possa presto dare idea e concretezza a un “Progetto Paese” unico, capace di garantire pari riconoscimento e unitario procedimento di valorizzazione del Merito inciso nel “CV Storico” di ogni singolo NEET, con medesima validità a livello europeo, nazionale e non solo regionale, sottolineando altresì la necessità di una sana politica informativa e una efficace comunicazione sinergica tra enti di istruzione, formazione, orientamento e operatori di mercato (pubblici e privati), al fine di disvelare la ricchezza di competenza, resilienza, motivazione e costanza dei nostri giovani, oggi NEET ma nel prossimo futuro certamente laboriose e vitali “risorse produttive”



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