Continui ‘mass shooting’: alla violenza si risponda con la cultura, non con la mera repressione
Ormai è quasi all’ordine del giorno la notizia di un nuovo ‘mass shooting’.
Cronaca che proviene principalmente dagli Stati Uniti e riaccende periodicamente la discussione sulla facilità di accesso alle armi.
Il problema, purtroppo però, non è tutto qui. Probabilmente il divieto di acquisto di armi non basterebbe in sé a porre fine alle violenze.
La piaga della violenza occasionale, che non è circoscritta territorialmente ma si ripropone ovunque con maggiore o minore frequenza, merita di essere curata in maniera seria e strutturata, perché la responsabilità non è mai soltanto individuale, ma va ripartita su una società ancora culturalmente non adeguata.
Il culto della violenza, l’aggressività e la volontà di sottomettere l’altro hanno occupato gli spazi lasciati vuoti dalla cultura, diffondendosi grazie a modelli culturali molto pericolosi, soprattutto per i giovani, che si trovano esposti a un bombardamento di messaggi e modelli a dirsi quantomeno ambigui.
Da sempre Meritocrazia Italia sollecita reazioni non violente alla violenza, nella certezza che l’inasprimento delle pene e logiche di tipo puramente repressivo non siano misure adeguate o da sole sufficienti.
Occorre intervenire alla radice. Per questo si impegna a promuovere la cultura del rispetto e del garbo, sollecitando la diffusione di modelli virtuosi per il risveglio delle coscienze e la riscoperta collettiva di un nuovo senso civico.
Meritocrazia torna a invitare enti e Istituzioni a organizzare incontri e seminari al fine di sensibilizzare giovani e meno giovani al valore della cultura e della legalità e, al fine di far conoscere e apprezzare esempi virtuosi, incentivare la partecipazione, diretta ove possibile, di uomini e donne che hanno fato della legalità uno stile di vita, oppure mediante la lettura di documenti o e la visualizzazione di filmati.
Si propone la creazione, la pubblicazione e la divulgazione da parte di Scuole, centri di educazione e formazione e biblioteche, di un elenco di libri, film, opere teatrali e musicali divise per fasce di età consigliate e ambito di riferimento, al fine di consentire a docenti e genitori di individuare più agevolmente il materiale da utilizzare per stimolare il dibattito ed il confronto in tema di legalità ed onestà.
Occorre tornare a educare al bello, per l’attecchire della consapevolezza della meraviglia delle diversità e per la conquista di uno stabile equilibrio interiore e sociale.
Perché tragedie come quelle delle quali tanto si sente parlare non si ripetano in nessun tempo e in nessun luogo, occorre lavorare insieme, mai ‘contro’ qualcuno e sempre ‘a favore’ della civiltà.
Stop war.