Cronici ritardi nei pagamenti della p.a.: MI insiste per l’istituzione di un’Agenzia delle Uscite
Ormai cronici i ritardi dei pagamenti della p.a. Ora i riflettori sono puntati su quelli a carico dei Ministeri, ma il problema è per certo più ampio.
È un’occasione in più per far crescere il malcontento nei confronti di uno Stato che invece non si fa attendere quando deve incassare. Con grave vulnus per la fiducia dei cittadini e definitiva compromissione delle possibilità di leale collaborazione tra Istituzioni e privati.
Alla base dei ritardi sono gli infiniti problemi posti dalla macchina burocratica.
Sono noti i sistemi di controllo infiniti, complessi e per di più spesso inefficaci. Le procedure per l’autorizzazione e l’erogazione dei pagamenti sono complesse e richiedono l’approvazione di diversi dipartimenti, con impensabili rimbalzi da un ufficio all’altro.
Si aggiunge la carenza di personale, che rallenta l’istruttoria delle pratiche e l’iter di erogazione delle somme.
Non si contano gli errori formali nelle fatture, non conformi o non correttamente compilate, o nei documenti.
Tutto insieme finisce per caratterizzare una pianificazione finanziaria carente e una cattiva gestione del budget a disposizione.
Purtroppo l’attività della Corte dei Conti non aiuta, creando spesso un vero e proprio collo di bottiglia.
È vero che da ultimo i processi di pagamento sono stati digitalizzati e sono stati rafforzati i controlli per evitare frodi e approfittamenti, ma evidentemente questo non basta a garantire efficienza.
Tanto che l’obiettivo di azzerare i ritardi entro il 2023 si è rivelato immediatamente irrealizzabile, e ora ogni buon proposito slitta al 2025.
La questione non va sottovalutata.
Non è soltanto un problema di legalità. Ne va del sostegno alle imprese e della stabilità economica complessiva, nonché della tenuta degli equilibri sociali e della solidità delle relazioni tra pubblico e privato.
La semplificazione delle procedure per l’autorizzazione e l’erogazione dei pagamenti è fondamentale per renderle più veloci e efficienti.
Essenziale anche una pianificazione finanziaria più accurata, anche a livello di tesoreria, perché i Ministeri possano far affidamento su dati puntuali e veritieri.
Proprio per affrontare al meglio questa sfida, che ha poco di inedito e che è già costata all’Italia diverse procedure d’infrazione dell’Unione europea, Meritocrazia Italia propone da sempre la costituzione di un’Agenzia delle Uscite, volta proprio a evitare i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione e a garantire una gestione efficiente e trasparente dei flussi finanziari, assicurando tutela ai creditori dello Stato e promuovendo un ambiente economico più favorevole.
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