Crudeltà gratuita contro gli animali

Crudeltà gratuita contro gli animali

Un appello per il cambiamento

Italia, 10 dicembre 2023.
Gatto ritrovato in una strada di Angri agonizzante, scuoiato vivo.
Viene nominato Leone per la forza che dimostra, ma, nonostante i tentativi disperati di salvarlo da parte del personale dell’Ambulatorio veterinario di Cava dè Tirreni, muore dopo alcuni giorni di totale sofferenza per le gravi ferite. A confermare ufficialmente lo scuoiamento da parte di un essere un umano è l’esame autoptico.

Italia, 31 dicembre 2023.
Gatto viene preso come bersaglio da parte di un gruppo di ragazzini della provincia di Barletta, circondato e torturato, colpendolo e facendogli scoppiare un petardo in bocca.
Leone 2 viene chiamato. Un destino che ricalca quanto poco prima accaduto ad Angri. Anche questa volta vince il male, e Leone 2 muore dopo dieci giorni di agonia per insufficienza multiorgano.

Italia, 8 gennaio 2024.
Cane viene legato a un palo in una piazza centrale di Palermo e poche ore dopo gli viene dato fuoco, provocando ustioni sull’80% del corpo. Aron è il suo nome, un’altra vittima di crudeltà gratuita. Ancora una volta, nessun lieto fine.

Gli episodi sono ancora molti e recenti.

Alberobello.
«Un gatto colpito da un calcio sferrato da una ragazzina è finito nelle acque gelide della fontana del paese morendo congelato e annegato. La scena è stata filmata probabilmente da un’amica della ragazzina, che poi ha postato il video sui social con la didascalia: “Ciao amò, beccati un po’ di notorietà”» (LaSicilia.it).
«Orrore a Rosolini nel siracusano dove un cane è stato trovato morto, con una corda stretta al collo. La macabra scoperta è stata fatta da alcune volontarie del posto e si presume che il povero animale sia morto per strangolamento» (LaSicilia.it).

Studi hanno dimostrato che i maltrattamenti nei confronti degli animali siano il primo passo sulla scala della violenza e per questo possibili antecedenti di altri tipi di crudeltà.
Questi atti di malvagità inaudita evidenziano un pericoloso disprezzo per la vita degli individui in generale e degli animali che meritano altrettanto rispetto, protezione e amore, in quanto membri a pieno titolo della nostra collettività.
Il rispetto degli animali è sicuramente un indicatore del livello di civiltà di una società.

Questi episodi sottolineano pertanto la necessità di un intervento più deciso da pare delle Istituzioni, e alcune possibili soluzioni potrebbero essere:
– misure più rigorose: attualmente, il maltrattamento e l’uccisione di animali è un reato (la l. n. del 2004 è stata la prima a introdurre tale crimine), tuttavia le pene previste sembrano non avere il giusto carico deterrente;
– educazione e sensibilizzazione: è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione per educare la comunità sui diritti degli animali e sulle conseguenze legali dei loro maltrattamenti;
– miglioramento delle risorse per la protezione degli animali: le autorità locali e le organizzazioni per la protezione degli animali devono avere risorse sufficienti per rispondere prontamente e adeguatamente ai casi di maltrattamento degli animali;
– promozione della denuncia: è importante incoraggiare le persone a denunciare atti di crudeltà verso gli animali; chi assiste a tali atti deve sentirsi sicuro e sostenuto nel segnalare tali crimini alle autorità.

Resta tuttavia necessario un impegno collettivo per garantire un cambiamento vero. Ogni individuo ha un ruolo da svolgere in questo sforzo.
Tutti devono riuscire a mostrare empatia e rispetto per tutti gli esseri viventi, denunciando atti di crudeltà e sostenendo le leggi e le politiche che proteggono i diritti degli animali.

Le tante tragedie alla cronaca mettono in luce l’urgente necessità di un cambiamento radicale nella nostra società.
La frequenza e la gravità di questi atti di crudeltà gratuita sono un campanello d’allarme che non può essere ignorato. È nostro dovere come società civile proteggere tutti i componenti della comunità, compresi e non ultimi gli animali.

Ogni Leone, Leone 2 e Aron merita di vivere in un mondo libero dalla paura e dalla sofferenza.



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