DAL MEDITERRANEO PARTA UN’AZIONE POLITICA DI QUALITÀ – 17 GENNAIO 2021
La gravissima crisi economica e sociale sollecita l’impressione comune di vivere il momento peggiore da che se ne possa avere memoria.
Ma è miope la prospettiva di chi giudica in virtù delle sole proprie sofferenze e non è capace di volgere l’attenzione al di là del vissuto individuale. La storia deve insegnare a difendersi da banalizzazioni ed errate generalizzazioni.
La stessa limitata visione porta ad alzare le barriere e a chiudersi in un nazionalismo che non favorisce quel dialogo e quell’unione tra i Popoli fondamentali per la ripartenza e il progresso. Porta a dimenticare la forza nascosta nella collaborazione e nello scambio e a confondere utili alleati per minacciosi nemici.
Ed è strano che l’atteggiamento attecchisca proprio nel vecchio continente, fortunato erede del prezioso patrimonio umano e culturale, di conoscenze storiche, filosofiche, politiche, estetiche e artistiche, delle Civiltà greca e latina. Il mediterraneo ha fatto da culla alla saggezza dell’Umanesimo, ha contemplato lo sviluppo del modello classico e, almeno fino alla metà del seicento, è stato luogo privilegiato di bellezza e armonia. Dal mediterraneo è partito l’insegnamento del metodo delle arti e del commercio, per raggiungere ogni angolo del mondo. Ne sono traccia ancora evidente opere che conservano un fascino immune ai segni del tempo. Terme, templi, musei, anfiteatri, acquedotti, piani strategici di urbanistica.
Giace dimenticata la scorta di forza consegnata da un’epoca di ingegno e costruzione. E oggi il mondo occidentale ha da imparare dal contrapposto modello orientale.
Mettendo in disparte la brama d’accumulo di ricchezza, il fascino del materiale e l’affermazione di sé, la cultura d’oriente opta per la spiritualità e riscopre il valore delle relazioni umane.
Tra tutti, il Popolo giapponese ha dato prova di tenacia, e ha procurato orgoglio al proprio Paese con la capacità di rialzarsi a ogni caduta. Si è distinto per abilità di reazione, restituendo splendore e attrattività a città interamente distrutte dalla cattiveria umana. Ha saputo ricavare il proprio benessere dal livellamento sociale e dal contenimento delle diseguaglianze, assicurando accessibile assistenza sanitaria, coltivando l’amore per l’istruzione, investendo nella ricerca scientifica, dando effettività alla meritocrazia, puntando sul lavoro di gruppo, con attenzione maniacale per la qualità dei prodotti e dei servizi. Una politica vincente, che ha fatto del Giappone un Paese ad avanzato sviluppo tecnologico e umanistico, vincendo il sostanziale isolamento.
Allora, è certo che il segreto sia nel superamento di ogni tensione individualistica.
Con questo spirito, Meritocrazia Italia concentra le energie su un’operosità fatta di solidarismo e dismette sentimenti di negatività, recuperando la saggezza offerta dal modello classico. Si impegna per la realizzazione di una struttura solida e duratura, retta su fondamenta fatte di senso di responsabilità. Nella certezza che formazione, cultura, premialità dei meriti restituiscono alla cittadinanza la personalità che serve per riconquistare libertà partecipativa.
Sull’insegnamento di Aristotele, la guerra sia in vista della pace, il lavoro sia in vista del riposo, le cose utili siano in vista delle cose belle. Che ogni sforzo, ogni attimo dell’impegno quotidiano, ogni gesto di sacrificio siano volti al compimento di un progetto di felicità comune.