DESIDERIAMO UNO STATO ORGANIZZATO CHE SAPPIA CONTRASTARE QUALSIASI EMERGENZA – COMUNICATO 01.04.21
Delude le attese il nuovo decreto in vigore dal prossimo 7 aprile.
Non si può annullare la vita di tanti ristoratori e imprenditori nell’ambito dello Sport solo pensando ad una cautela maggiore contro il virus.
Si può e si deve fare di più!
Basterebbe organizzare il tutto con prenotazioni e con vincoli ferrei ma dando la possibilità al settore oggi chiuso, anche barbieri, parrucchieri e centri estetici, di poter svolgere quotidianamente la propria attività.
E’ trascorso un anno ma manteniamo le fragilità del primo momento.
La tutela della salute è una indiscutibile priorità, ma non possono del tutto ignorarsi altre esigenze parimenti meritevoli di protezione.
Dopo più di un anno di attività a singhiozzo e di isolamento sociale, serve che l’azione di contenimento del contagio sia davvero calibrata alla ripartenza e che si mostri pronta a dare risposta a bisogni finora ignorati.
Non esistono attività ‘non essenziali’.
Ogni attività rappresenta un tassello importante del tessuto economico e sociale ed è fondamentale per la dignitosa esistenza (almeno) di chi la esercita. Palestre, musei, cinema, teatri e ristoranti non soltanto sono comparti produttivi che interessano intere categorie di lavoratori, ma si prestano oggi a fungere da ammortizzatori del disagio sociale e strumento di miglioramento dello stato psico-fisico di una popolazione allo stremo.
Si tratta, di più, di settori per i quali l’emergenza ha comportato soltanto l’inatteso e drammatico appesantimento di una già acclarata difficoltà e che attendevano sostegno già in epoca non sospetta.
Del resto, la diffusa violazione delle restrizioni non è che un indice evidente della delusione e della sfiducia dei cittadini nei confronti di decisioni di stretta contingenza e scarsa lungimiranza, che hanno contribuito ad aggravare una depressione economica e sociale che deve essere subito arginata.
In linea con le sollecitazioni avanzate negli ultimi mesi e, da ultimo, con il comunicato dello scorso 29 marzo, Meritocrazia Italia torna a invocare misure di maggiore credibilità, che garantiscano sicurezza senza sacrificio della stabilità economica e sociale.
Per questo, chiede un immediato ripensamento, con riapertura di bar, ristoranti, palestre e luoghi di aggregazione culturale, sempre secondo adeguati protocolli di sicurezza, come obbligo di prenotazione per fasce orarie, definizione di limiti di capienza, e accorti sistemi di contact tracing.