Discorso del Presidente 5 gennaio
L’intervista di fine anno del Presidente del Consiglio dà la misura di quanto Meritocrazia Italia sia riuscita a fare finora. Tutti i temi affrontati sono stati oggetto di studio nel corso degli ultimi mesi. Il Gruppo si è confrontato con i problemi relativi a rapporti con gli organi europei, accesso a fondi monetari internazionali, equità sociale, legalizzazione della cannabis light, riforma della legge elettorale, ripresa economica, sussidio all’agricoltura, immigrazione e infrastrutture.
L’attenzione del Governo sarà prossimamente rivolta alla riforma della legge elettorale, questione, da sempre attuale e delicatissima, già trattata in occasione della prima lezione della Scuola di Formazione CREA.
Ogni riflessione sul tema è stata condotta, dalle origini e fino a oggi, distinguendo volontà popolare e bisogni della maggioranza parlamentale. Su questo si sono stratificate le riforme, a partire dalla legge Acerbo, in epoca pre-fascista, ai più recenti Porcellum, Italicum, Mattarellum. In ogni caso è evidente l’intento di soddisfare il desiderio di salvare, in liste bloccate, i dirigenti di partito, in una finta competizione uninominale. Di fatto, nelle liste vengono inseriti soltanto uomini di partito, per creare maggioranze parlamentari che possano governare a prescindere dal risultato elettorale. L’obiettivo realmente perseguito, insomma, è sempre quello di garantire un governo (non del popolo, ma) dei partiti.
Ho già avuto occasione di denunciare questa disfunzione nell’incontro tenutosi a Roma lo scorso Novembre, presso la Camera dei Deputati, non senza il dissenso di un Senatore seduto tra i presenti. Quando partiti che hanno una genetica diversa compongono una maggioranza al solo fine di andare al governo, si finisce per trascurare l’interesse del Cittadino, che invece meriterebbe priorità.
Assistiamo alla nascita di Governi non coesi nelle intenzioni e nei propositi.
Meritocrazia non può non interessarsi del problema e si occuperà di proporre una soluzione quanto più aderente possibile alle linee imposte dalla legalità costituzionale. Una soluzione in grado di restituire agli italiani un Governo coperto da legittimazione democratica.
Per garantire la stabilità, serve che le maggioranze che vengono a formarsi riflettano il quadro elettorale delineatosi durante la competizione.
Nel suo discorso, il Presidente del Consiglio ha proposto una valutazione dei risultati ottenuti. Va considerato, però, anche il fatto che, proprio per difetto di maggioranza, è stato necessario sottoporre a fiducia non pochi atti.
Nella prossima tappa del viaggio di Meritocrazia Italia per le Regioni italiane, che vedrà Matera offrire il proprio palco ai bisogni dei Cittadini, sarà costituito un gruppo di lavoro e sarà affidato a CREA il compito di promuovere le nostre idee su questo tema.
Il discorso del Premier è apprezzabile quanto a garbo istituzionale e capacità di ammortizzare i possibili contrasti di vedute. Un orecchio allenato politicamente, però, non può non rilevare le tante difficoltà nella gestione di questo Governo (specie su questioni emergenti come prescrizione, evasione fiscale, aumento Iva o spread).
Non serve esperienza politica per capire che il motore dell’Italia è fermo, proprio in un momento in cui sarebbe necessario aprire alla fiducia degli italiani, del mercato, delle imprese e garantire maggiore flessibilità.
Grazie alla collaborazione di persone competenti e motivate, dimostreremo che è possibile costruire una Guida solida, calibrata sull’interesse dei Cittadini e a favore del benessere collettivo.