ECCO LA PROPOSTA CHE MERITOCRAZIA ITALIA SOTTOPONE AL GOVERNO DRAGHI. IL NUOVO PIANO NAZIONALE DI RESILIENZA – COMUNICATO 16.02.2021
A emergenza non ancora cessata e con un nuovo Governo in costruzione, il momento storico appare di estrema complessità.
Di fronte a un tessuto economico e sociale fortemente provato, si avverte più impellente la necessità di dare una pronta risposta in termini di fattività e operosa progettualità ai bisogni di categorie in sofferenza, comparti produttivi e realtà locali.
Non è più il tempo della contemplazione. È il momento, invece, di mettere da parte ogni deleteria approssimazione, per lasciare finalmente spazio a una ricostruzione solida, fatta di studio, sacrificio e generosità. Perché l’Italia possa riconquistare quella stabilità che vantano da tempo altri Paesi, di riflesso economicamente più forti e con maggiore peso sul piano delle relazioni internazionali.
In uno scenario di sfiducia e pessimismo, Meritocrazia Italia mantiene la rotta e continua a fare la sua parte.
Nel pieno della fase emergenziale, a primo lockdown in corso, già presentava il proprio ‘Progetto Italia’, un’offerta di ristrutturazione nei settori a maggiore priorità di intervento (tra gli altri, sanità, ricerca e formazione, fiscalità, lavoro, imprese, ambiente, p.a.), composta grazie al lavoro sinergico dei Dipartimenti e in costante dialogo con i Coordinamenti regionali e, per loro tramite, con le realtà locali.
Fin da allora, si assumeva consapevolezza che nessun utile intervento può essere limitato a misure di stretta contingenza, meramente proiettate al superamento delle sollecitazioni emergenziali. L’assetto corrente si pone in linea di logica consequenzialità con lo stato delle cose ereditato da un passato più o meno prossimo ed è cosa certa la potenziale durata degli effetti di riforme che sono di breve periodo soltanto all’apparenza.
In questi mesi, sulla stessa convinzione e fedele al proprio impegno, Meritocrazia ha proseguito nell’opera di costruzione e dava continuità, dettaglio e arricchimento alla prima proposta, verso la rimozione di incrostazioni culturali fatte di assistenzialismo, burocratizzazione dei processi e resistenza all’innovazione e alle diversità, che soffocano la lungimiranza e il coraggio necessari alla realizzazione di nuovi percorsi di sostenibilità e inclusione. L’1 dicembre 2020 presentava il ‘nuovo Progetto Italia’.
Oggi il Movimento fa un passo avanti e avanza il proprio Piano Nazionale di Resilienza. Completa l’opera e propone una più ampia riforma di sistema, calibrata sul contenimento delle principali criticità nei settori della produzione e delle relazioni sociali, auspicando la massima collaborazione tra i poteri pubblici e la migliore interpretazione del valore della certezza del diritto, come tempestività e valutabilità di una crescita economica attenta alla sostenibilità e alla giustizia sociale.
Riproponendo in ordine sparso e senza esaustività, il Piano prevede
– una sostanziale revisione del sistema della fiscalità;
– nuove e più inclusive politiche del lavoro;
– ragionevoli percorsi di digitalizzazione dei servizi;
– la valorizzazione delle risorse artistiche e culturali, con promozione del Made in Italy e riaffermazione del ‘sistema Paese’ sul mercato internazionale;
– più moderne prospettive di crescita del settore agricolo e agroalimentare;
– una completa ristrutturazione del Sistema Sanitario Nazionale;
– una rivoluzione della composizione della Magistratura e del più ampio sistema della Giustizia;
– modelli formativi adeguati alle istanze del multiculturalismo, dell’internazionalizzazione delle relazioni e delle istanze provenienti da un mercato del lavoro completamente rinnovato;
– meccanismi di rilancio delle imprese;
– prospettive transizione ecologica e di supporto alle fragilità.
Queste le dichiarazioni del Presidente nazionale Walter Mauriello: «L’auspicio è che il Governo non perda un solo istante tra beghe e problemi di equilibrio interno. C’è fame. Ci sono esigenze di cambiamento non più rinviabili. C’è soprattutto bisogno di una visione programmatica. L’Italia necessita di cure a lungo termine, per l’ambiente, l’equità sociale, la giustizia e il mondo del lavoro e delle imprese. Puntiamo in alto con ambizione, determinazione e altruismo, per il ‘bene dell’Italia’».
Il Piano Nazionale di Resilienza rappresenta un’altra fondamentale tappa di Meritocrazia Italia nell’impegnativo viaggio verso l’affermazione del Merito e dell’Equità sociale.