Elezioni europee e nuovo Codice di condotta: i cittadini hanno bisogno di tornare a credere nelle Istituzioni

Elezioni europee e nuovo Codice di condotta: i cittadini hanno bisogno di tornare a credere nelle Istituzioni

La cronaca recente rivela che neppure il Parlamento europeo è salvo da casi di corruzione o collateralismi, inaccettabili in qualunque contesto.
Da qui l’idea di adottare un Codice di condotta più rigoroso per i deputati e di creare una nuova commissione per l’etica e la trasparenza, a presidio della credibilità dell’organismo. L’Ufficio europeo per la lotta antifrode ha rafforzato poi i controlli e ha assunto un maggiore potere investigativo.

Intervenire, sia per prevenire interferenze sia sull’operato dei parlamentari europei eletti nei vari Paesi, sia per garantire condotte di maggiore onestà durante le elezioni, è fondamentale.
Condizionamenti e influenza sul voto sono la negazione della democrazia.

Il primo scandalo significativo risale al 2011, con la presunta corruzione di alcuni europarlamentari. Una vicenda che coinvolse quattro eurodeputati, accusati di aver tentato di influenzare la legislazione europea in cambio di denaro. Il secondo, e ben più noto, è del 2022. Tutti lo ricordano come ‘Qatargate’, con il coinvolgimento di diversi eurodeputati, assistenti parlamentari e lobbisti, che avrebbero accettato tangenti dell’Emirato del Qatar. Le indagini sono tuttora in corso. Si aggiungono casi minori di finanziamento illecito ai partiti, scandali relativi al regolare pagamento degli assistenti che lavorano in supporto dei deputati e scandali su note spese di viaggio gonfiate.

Le interferenze e i condizionamenti, anche da parte di potentati economici o di nazioni straniere sul voto democratico, possono assumere forme diverse e insidiose, che vanno dalla disinformazione perpetrata sui social network come Facebook e TikTok, fino alla creazione di dossier scandalistici per colpire quelle forze politiche o quei candidati ritenuti potenzialmente ostili agli interessi di quelle forze esterne che per questo cercano di condizionare il risultato elettorale.

Ora che le elezioni europee sono alle porte, un intervento normativo è dovuto.
Ma uno sforzo in più, a tutela della libertà di partecipazione e, a monte, dell’integrità del processo elettorale, deve essere profuso direttamente da partiti politici e candidati che si presenteranno, oltre che da ciascuno di noi. È importante attivarsi per segnalare ai gestori delle varie piattaforme eventuali contenuti denigratori, offensivi o anche solo all’apparenza mendaci ai danni di partiti e candidati. Fondamentale anche un reale trasparenza, in vero mai perseguita, sulle fonti di finanziamento delle campagne elettorali.

Meritocrazia Italia chiede il ripristino di quella trasparenza e di quell’onestà fondamentali per il ripristino di una fiducia finora tradita. I cittadini hanno bisogno di tornare a credere nelle Istituzioni.

Stop war.



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