Emorragia di medici e infermieri: MI avanza proposte per una nuova sanità
Continua l’emorragia di medici e infermieri nel SSN.
Un fenomeno avviato ormai da anni, che compromette la qualità del servizio.
Le ragioni della fuga di professionisti sanitari sono molteplici e comprendono fattori come la mancanza di opportunità di crescita professionale, le condizioni di lavoro precarie, il carico di lavoro eccessivo e la burocrazia dilagante all’interno del sistema. La pandemia ha esacerbato ulteriormente la situazione, evidenziando le carenze strutturali del SSN.
Un problema urgente, trascurato dalla politica. Servono subito misure concrete per attrarre e trattenere i professionisti sanitari nel sistema pubblico, al fine di garantire un accesso equo e di qualità alle cure mediche per tutti i cittadini italiani.
A questo proposito, Meritocrazia Italia propone un piano di riforma basato su:
– incentivi fiscali, con introduzione di agevolazioni per il personale sanitario che lavora nel SSN, inclusi coloro che operano come dipendenti in regime di esclusività e che esercitano la libera professione all’interno della struttura sanitaria pubblica o in convenzione. Per il personale sanitario in regime di esclusività con il SSN, si potrebbe considerare una detassazione parziale o totale sulla quota stipendiale legata al raggiungimento di obiettivi prestabiliti, come la riduzione delle liste d’attesa o il miglioramento dell’efficienza dei servizi. Per i medici che esercitano la libera professione a favore del SSN, si potrebbe considerare una detassazione parziale sugli oneri fiscali legati agli introiti derivanti dalle prestazioni effettuate all’interno del SSN, incentivando così la permanenza nel sistema pubblico;
– telemedicina: promuovere l’uso della telemedicina per migliorare l’accesso alle cure e ridurre i tempi di attesa, creare infrastrutture digitali sicure e formare i medici sull’uso efficace della telemedicina. Questo consentirebbe ai professionisti di raggiungere un numero maggiore di pazienti in modo efficiente e di svolgere la propria attività professionale in modo più flessibile, anche attraverso forme di smart working, aumentando quindi il loro interesse nel lavorare nel SSN;
– software per la collaborazione tra professioni sanitarie, implementando i software avanzati per la gestione delle informazioni sanitarie e la collaborazione tra professionisti, facilitando la condivisione dei dati e migliorando la qualità dell’assistenza. Questo permetterebbe ai professionisti del SSN di coordinarsi tra tutte le figure sanitarie, abbreviando i tempi connessi all’erogazione delle prestazioni e migliorando l’efficacia complessiva del sistema sanitario.
Meritocrazia auspica altresì che i medici vengano sgravati di tutti gli oneri burocratici che oggi li affliggono sottraendo loro tempo e energie preziose. Non si sprechino risorse infungibili relegandole a svolgere compiti burocratici che ben possono essere affidate ad altri professionisti.
Stop war.