Ernestina Paper: imparare dal coraggio di una donna

Ernestina Paper: imparare dal coraggio di una donna

Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, Meritocrazia Italia rende omaggio alla figura straordinaria di Ernestina Paper, la prima donna a laurearsi in medicina in Italia dopo l’Unità.

La sua storia è un faro di ispirazione, un simbolo di coraggio e determinazione per le donne di oggi e di domani.

Nell’Italia del XIX secolo, in un’epoca in cui le convenzioni sociali relegavano le donne al ruolo di angeli del focolare, la Paper osò sfidare l’impossibile. Con tenacia e passione, superò ostacoli burocratici, pregiudizi e discriminazioni, aprendo una breccia nel muro dell’esclusione.
La sua laurea, conseguita nel 1877 presso l’Istituto di Studi Superiori di Firenze, non fu solo un traguardo personale, ma una vittoria per tutte le donne. Ernestina dimostrò che il talento e l’intelletto non conoscono genere, e che le donne hanno il diritto di realizzare il loro pieno potenziale in ogni campo del sapere.

Dimostrò che la medicina è una vocazione, non una questione di genere.

Oltre alla sua attività medica, la Paper si impegnò attivamente per promuovere l’istruzione femminile, contribuendo alla raccolta di fondi per l’apertura di un liceo femminile a Firenze, consapevole che l’istruzione fosse la chiave per l’emancipazione femminile, lottando per garantire che ogni donna potesse avere accesso al sapere.

Il suo esempio ricorda che la lotta per la parità di genere è una battaglia che va combattuta ogni giorno, con coraggio e determinazione.

Ancora oggi, troppe donne nel mondo sono escluse dall’istruzione, dal lavoro e dalla partecipazione politica.
Come la dottoressa Paper, dobbiamo avere il coraggio di sfidare le convenzioni, di rompere gli schemi e di costruire un futuro in cui ogni donna abbia le stesse opportunità di realizzare i propri sogni.
In questa Giornata Meritocrazia Italia rinnova il suo impegno a:
– promuovere l’uguaglianza di genere in ogni ambito della società;
– sostenere le donne che lottano per i loro diritti;
– garantire che ogni bambina e ogni donna abbia accesso all’istruzione e alle cure mediche;
– combattere ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne.

Dal bilancio sociale 2024 della Fondazione ENPAM, per la prima volta nella storia, le professioniste iscritte alla quota A, che comprende tutti i medici ed odontoiatri, liberi professionisti, dipendenti e convenzionati, hanno superato numericamente gli uomini. Un dato che era già evidente nelle classi più giovani.

Questo a sottolineare che, in 150 anni, la scelta di una donna isolata e caparbia è diventata maggioranza.
Ispiriamoci al coraggio di chi ha combattuto per i diritti di tutti, meritiamo il loro impegno e costruiamo insieme un futuro di parità e giustizia.
Stop war



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