FASE 2. URGE UNA RISTRUTTURAZIONE DEL SISTEMA DEI TRASPORTI PUBBLICI – COMUNICATO 01.05.20
Da sempre, Meritocrazia Italia é in prima linea nella battaglia per la tutela dell’ambiente. Nella stessa prospettiva, riteniamo che, per la c.d. Fase 2, sia essenziale scongiurare il rischio – altamente probabile – di un ritorno all’uso delle auto addirittura esasperato. Diversamente, le ripercussioni sulla salubrità dell’aria sarebbero drammatiche. Ciò senza contare gli studi che riconducono alle polveri sottili una notevole capacità di veicolare il virus.
Serve farsi trovare pronti a gestire i grandi flussi in previsione e nel contempo ricondurre il grave evento pandemico a esigenza di consegnare al Paese soluzioni stabili di ritrovato equilibrio tra le esigenze di mobilità urbana e rispetto dell’ambiente.
Non può non prendersi atto delle difficoltà di realizzazione dell’obiettivo, atteso che ad oggi, nella convinzione collettiva, l’auto resta il mezzo più sicuro. In più, il settore delle infrastrutture della mobilità, che risulta da tempi “non sospetti” inadeguato, è impreparato e mostra (oggi più di ieri) evidenti segni di fragilità.
Tra i rimedi possibili, Meritocrazia Italia auspica che venga valorizzata e sostenuta la c.d. mobilità “dolce”, almeno con riguardo alle città pronte, per dimensioni e organizzazione, a coglierne le utilità e che questa sia l’occasione per adeguare quelle meno preparate, con uno sfruttamento intelligente delle nuove risorse tecnologiche, valutando fattibilità e opportunità di soluzioni già da più lati proposte.
Meritocrazia Italia, pertanto, propone:
A. l’adozione di nuovi sistemi di distanziamento, metodi di controllo sulla concentrazione dei passeggeri sui mezzi e che consentano di acquistare online i biglietti o di prenotarsi per l’accesso ai mezzi;
B. la implementazione e/o la promozione di un trasporto pubblico innovativo e sostenibile con mezzi a basso impatto ecologico, che presti attenzione alla regolamentazione dell’accesso ai centri storici a favore di una maggiore vivibilità;
C. l’incentivazione della mobilità sostenibile come il bike e il car sharing, le auto elettriche ed, in ogni caso, la sensibilizzazione verso abitudini green che inducano a prediligere l’uso di mezzi alternativi come la bicicletta ed altri;
D. la promozione di una programmazione strategica dello sviluppo urbano che preveda zone verdi o multifunzionali in prossimità di ogni quartiere al fine di limitare la necessità di spostamenti.
Oltre a risolvere il problema posto dalla contingenza, un impegno serio nella riforma strutturale del sistema dei trasporti pubblici, con oculata redistribuzione degli investimenti secondo le diversificate esigenze territoriali, aprirebbe a un miglioramento della qualità della vita di tutti per il futuro.