GIUSTIZIA: IL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI PREOCCUPA – COMUNICATO 02.02.2021
Il buon funzionamento della Giustizia è essenziale per garantire effettività ai diritti fondamentali dei cittadini, e non si contano i magistrati che svolgono la propria funzione con abnegazione e spirito di servizio, consapevoli della delicatezza del ruolo.
Eppure la cronaca racconta, sempre più di frequente, di conclamate storture contrarie alla natura dell’organo e che minano l’imparzialità di giudizio e la purezza della missione.
Di più, la spettacolarità alla quale il sistema giudiziario è esposto da quello mediatico accresce la sfiducia e la disillusione dei cittadini, impotenti dinanzi a logiche di amministrazione della giustizia contaminate, tra l’altro, dalla forte politicizzazione delle correnti interne alla magistratura e dallo sviamento dell’attività rispetto al fine istituzionale. Sempre più spesso la cura dell’interesse dei cittadini sembra cedere il posto al desiderio di dar soddisfazione a interessi d’affermazione individuale.
La clamorosa evidenza del problema accresce il disagio e impone interventi immediati e decisi per riconsegnare all’amministrazione della Giustizia quella dignità che le spetta secondo Costituzione. Diversamente, è verosimile paventare manifestazioni di piazza e le non auspicabili reazioni scomposte alle quali le difficoltà croniche spesso portano.
Ciò considerato, Meritocrazia Italia reputa essenziale:
– un immediato e integrale azzeramento dell’attuale vertice dell’ANM;
– una presta regolazione dell’associazionismo interno alla Magistratura, con divieto assoluto di costituzione di correnti politicizzate;
– la predisposizione di una riforma di settore che investa l’assetto costituzionale dell’ordine giudiziario e la struttura del CSM, promuovendo un sistema elettorale che preveda l’individuazione dei soggetti da eleggere, in un ventaglio di figure preliminarmente estratte a sorte, al fine di garantire il più possibile i principi di imparzialità ed indipendenza delle scelte;
– una ridefinizione dei meccanismi di progressione della carriera in Magistratura, consentendo di dare maggior valore al Merito e all’applicazione di parametri oggettivi come il numero di sentenze prodotte e non riformate nei gradi successivi rispetto alla media distrettuale;
– un impulso immediato alla riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati (giudicante e inquirente), con garanzie di autonomia e indipendenza per entrambe;
– il divieto dell’assunzione di incarichi politici da parte dei magistrati fuori ruolo, con revoca immediata di quelli al momento in essere (il distacco di Magistrati presso i Ministeri, ed in primo luogo presso il Ministero di Giustizia, rappresenta grave violazione del principio della separazione dei poteri, cardine di ogni democrazia);
– conferire effettività all’art. 6 del Codice Etico della Magistratura, imponendo a magistrati e operatori della giustizia di astenersi dal partecipare e rendere dichiarazioni in trasmissioni televisive, al fine di non compromettere il corretto svolgimento della funzione giudiziaria, con inutile spettacolarizzazione e svilimento della loro attività.
Meritocrazia Italia auspica altresì un intervento del Presidente della Repubblica, che, nel proprio ruolo, si faccia garante del rispetto dei principi fondamentali e dell’equilibrio dell’Istituzione.