Il benessere sessuale sia diritto di tutti: le proposte di MI a tutela della disAbilità
Il benessere sessuale è un diritto di tutti: è una condizione di benessere fisico, mentale e sociale che l’individuo raggiunge esprimendo se stesso attraverso la parola, il corpo e la relazione con l’altro.
Che «tutte le persone, libere da coercizione, discriminazione e violenza, [abbiano] il diritto di raggiungere il più alto livello di benessere sessuale possibile, incluso l’accesso ai servizi di assistenza al benessere sessuale e alla salute riproduttiva» è tra gli obiettivi dell’OMS.
Se questo è, binomio sessualità e disAbilità non appare più in antitesi.
Eppure nella disAbilità il tema della sessualità è da sempre un “tabù” che relega la persona ad “eterno bambino”, privo di pulsioni, desideri e veri e propri diritti sessuali, non necessariamente circoscritti alla riproduzione ma anche ai suoi ontologici aspetti ludici, sociali e relazionali.
È fondamentale che la società superi scenari che ricordano il proibizionismo, orientati a mettere in ombra questo aspetto, ma affronti con coraggio e senza paure un tema così delicato ed importante.
Meritocrazia Italia promuove una rivoluzione culturale che concepisca la sessualità in modo olistico e non solo genitale, partendo da una educazione sessuale e affettiva che parli di emozioni, rispetto, fiducia e non solo di anatomia e di contraccezione. Per questo, propone di
– realizzare laboratori che permettano alle persone con disAbilità di esperire contatti corporei, così da imparare a riconoscere il tocco dell’altro come “adeguato o non adeguato”, “voluto o non voluto”, e imparare a dire di no e a rifiutare un contatto non desiderato rispettando il proprio spazio personale, inviolabile;
– promuovere progetti che includano genitori e operatori che operano nel campo della disAbilità, per superare antichi paradigmi;
– incentivare educatori e operatori che si rivolgono alle persone con disAbilità a intraprendere percorsi formativi in sessuologia, così da strutturare risposte efficaci alle dinamiche e/o problematiche inerenti la sessualità nella disAbilità;
– insegnare ad affrontare il tema della nudità e l’auto-stimolazione corporea;
– potenziare la figura professionale dell’assistente sessuale “O.e.a.s.”, uomini e donne che hanno competenze tecniche e relazionali per aiutare la persona con disAbilità a fare fronte a un corpo che cambia e a un bisogno naturale che vuole trovare espressione, a conoscere il proprio corpo, a capire in quali luoghi è opportuno ricercare il piacere e quando invece non è possibile. Si tratta di operatori con un codice deontologico che pone dei limiti al tipo di rapporto e al periodo di affiancamento al disAbile, e che sono in grado di consigliare ausili che favoriscano la sessualità, come carrozzine special, sex toys con il comando da remoto e consigli pratici specifici e personalizzati.
Meritocrazia inoltre:
– auspica l’introduzione di campagne di sensibilizzazione che portino a prendere coscienza dell’importanza del tema della sessualità nelle persone con disAbilità;
– propone di inserire negli orari scolastici, piani educativi mirati a queste tematiche per le persone con disAbilità;
– sollecita l’introduzione di percorsi formativi specializzanti per educatori e caregivers del settore;
– sottolinea l’importanza di creare progetti, laboratori e workshop per promuovere la consapevolezza delle relazioni, dei sentimenti e dell’intimità a favore delle persone con disAbilità;
– propone campagne per favorire il riconoscimento dei servizi di supporto sessuale, tra cui anche il ruolo della figura dell’OEAS come forma di supporto al diritto alla sessualità;
– promuove la tutela e la lotta alle discriminazioni.
Stop war.