Il ‘caro affitti’ non è un problema soltanto degli studenti. È urgente un ‘piano-case’
Continua a più riprese la protesta degli studenti universitari contro il ‘caro affitti’.
Il costo degli affitti è aumentato in modo significativo negli ultimi anni in tutta Italia, ed è diventato obiettivamente insostenibile per i fuorisede, in particolare nelle grandi città Roma e Milano.
La difficoltà a trovare un alloggio con un costo accessibile costringe molti studenti a trovare un lavoro part-time, che può rappresentare un’opportunità di crescita ma deve sempre essere frutto di una libera scelta consapevole, non di una necessità indotta.
C’è poi anche chi, per le spese eccessive, abbandona gli studi.
Da qui, le forti richieste da parte degli studenti di nuova regolazione del mercato delle locazioni, con imposizione di un tetto ai canoni richiesti, e di aumento degli alloggi pubblici. Non accontentano le promesse fatte dal Governo.
Si tratta per certo soltanto di uno dei segnali della crescente preoccupazione degli italiani per l’aumento del costo della vita nel Paese.
Il problema è più grande di così, e riguarda anche i lavoratori fuori sede, le persone single (e senza alloggio) in seguito a un divorzio e tutte quelle famiglie a basso reddito che incontrano enormi difficoltà a trovare case in affitto con prezzi contenuti; si aggiunge che molti proprietari preferiscono affittare proprio agli studenti, o porre i loro alloggi su AirBnB a beneficio dei turisti.
Meritocrazia Italia propone che le amministrazioni locali, di concerto con le università, possano elaborare un piano a medio-lungo termine per la pianificazione e la realizzazione di nuove “case dello studente”, riqualificando e riutilizzando i molti edifici pubblici in disuso nelle grandi città, o adattando edifici di privati che si prestano alla realizzazione di alloggi per gli studenti.
Chiede altresì che venga effettuata un’indagine su tutto il territorio nazionale per identificare le situazioni di criticità abitativa dei vari comuni e per elaborare di concerto con le amministrazioni locali e i principali enti preposti (IACP, ATER e Agenzie sociali per la casa) dei piani-casa per il recupero di edifici esistenti o la costruzione di nuovi alloggi sociali da rendere disponibili con affitti calmierati.
Stop war.