Il CONSIGLIO DI PRESIDENZA DI MERITOCRAZIA NELL’AUGURIO PASQUALE TRACCIA LA ROTTA DELL’IMPEGNO ASSOCIATIVO

Il CONSIGLIO DI PRESIDENZA DI MERITOCRAZIA NELL’AUGURIO PASQUALE TRACCIA LA ROTTA DELL’IMPEGNO ASSOCIATIVO

In questi giorni di riflessione pasquale, Meritocrazia Italia sceglie di rivolgere un augurio sincero ai propri associati, alle Istituzioni, alle forze politiche ed a tutti i cittadini di qualsivoglia appartenenza ed estrazione, richiamando la collettività ad un senso profondo di unione e di impegno fattivo, oltre ogni calcolo di convenienza personale, per affrontare al meglio le importanti sfide del nostro tempo.
Il Consiglio di Presidenza di MI traccia la rotta delle prossime tappe programmatiche, con un’analisi attenta alle principali tematiche ed ai tanti tavoli di confronto istituzionale in cui il Movimento è chiamato a portare l’apporto costruttivo della cittadinanza attiva, ripartendo dal concetto di qualità dell’impegno volontaristico che nasce dalla sensibilità ad una chiamata di responsabilità collettiva.
In tal senso si indirizza, ad esempio, la sottoscrizione del protocollo con ANCI per favorire l’apertura ad una formazione a trecentosessanta gradi, che parte dai vertici della pubblica amministrazione locale, chiamata quotidianamente a risolvere i problemi dei cittadini e la cui preparazione si pone quale prerogativa essenziale per garantire la migliore gestone dei beni pubblici e delle tensioni collettive.
Ma nel medesimo solco si pone anche la proposta di MI dell’adozione del Testo Unico per regolamentare i social e combattere la disinformazione, considerando l’inarrestabile proiezione virtuale di intere generazioni, sempre più distanti dalla vita reale, con riflessi dai contorni troppo spesso drammatici, specie per i più giovani.
Così come la sottoscrizione di un protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, finalizzato all’analisi congiunta di tematiche importanti in materia di qualità dell’insegnamento, criticità del sistema scolastico e di stabilizzazione del personale, piuttosto che l’istituzione di un tavolo tecnico con il Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare in uno al Ministero delle imprese e del Made in Italy, per favorire la tutela dei prodotti e delle eccellenze nostrane, evitando condizionamenti e manovre anche a carattere ultra nazionale finalizzate ad indebolire la portata del brand più famoso a livello globale.
Con questi pochi esempi, Meritocrazia ha voluto sottolineare la capacità di incidenza profonda dell’apporto della cittadinanza attività nel sistema Paese e nel dibattito Istituzionale, dando concretezza all’impegno dei moltissimi followers di MI che credono nella possibilità di operare insieme, per il bene comune, senza andare contro qualcosa o qualcuno, ma semplicemente operando a favore della collettività e della società.
Questa, del resto, è la vera missione di Meritocrazia, in cui l’approccio umile, garbato, propositivo e spassionato appare in grado di rilanciare la partecipazione delle tante X che rappresentano l’ossatura del nostro Paese e che, troppo spesso, si sentono inascoltate e svilite nelle proprie

prerogative partecipative.
E così, lontani dagli slogan, dai riflettori, dalla mera politica del consenso Meritocrazia ha come obiettivo quello di seminare speranza e di farsi megafono delle persone comuni, nella consapevolezza che la politica si può fare in maniera importante anche fuori dai Palazzi e che il successo di un progetto, di una squadra o di una comunità deriva dall’ascolto sincero, dal rispetto reciproco e dalla capacità di mettere al centro i bisogni degli altri.
Ecco che, dunque, il messaggio di augurio pasquale che il Consiglio di Presidenza di Meritocrazia Italia vuole lanciare è quello di non arrendersi mai, di partecipare per cambiare le cose, di lottare per la tutela delle diversità per non perdere il privilegio di essere liberi, di essere come l’acqua, sorgente di vita che sa dove sgorgare e dove scorrere per creare percorsi di beneficio a fruizione collettiva.
Perché oggi più che mai abbiamo bisogno di un patto di cultura, di premialità dell’impegno e dei meriti, di equità sociale e di contrasto al dilagare del “nulla” portato avanti dalla subcultura della notorietà demenziale che sembra avanzare divorando ogni cosa ed ogni percorso, in un vortice di clamorosa assenza di contenuti, pericolosamente soppiantati dalla sola apparenza.
Ed allora, la sfida di Meritocrazia è quella di ridare voce alle competenze, alla progettualità, al sacrificio collettivo per quei valori, principi ed ideali che hanno fatto grande l’Italia e che restando custoditi da un popolo smarrito che deve tornare ad avere consapevolezza di sé e deve tornare a contare non solo al momento elettorale, ma nella fase più nobile propria di quella che noi definiamo democrazia partecipativa.
Stop war.



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