IL GARANTE DEGLI STUDENTI
Un tassello in più all’effettività dei diritti
Una decina d’anni fa, l’Università Statale di Milano, nel suo Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche, approvava per primo il provvedimento di istituzione del Garante degli studenti.
Questa figura, già all’epoca molto diffusa all’estero in varie declinazioni, avrebbe costituito un punto di riferimento per gli studenti «in casi di disservizi in merito a problemi didattici, di organizzazione, di scarsa informazione e in caso di comportamenti inadeguati di uffici o singole persone» e negli anni successivi è stata adottata da vari Atenei.
Più o meno nello stesso periodo il CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) ha pubblicato la notizia dell’approvazione della mozione riguardante la Carta dei Diritti degli Studenti. All’art. 1, n. 11, è espresso riferimento alla figura del Garante: «Gli studenti hanno diritto a rivolgersi al Garante degli Studenti che è a disposizione di questi per assisterli nell’esercizio dei loro diritti e per ricevere eventuali reclami o doglianze».
Pur non avendo carattere cogente (a differenza dello Statuto degli studenti e delle studentesse che è stato regolamentato con d.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998, contenente ‘Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria’), la Carta dei diritti ha avuto ampia diffusione ed oggi la quasi totalità degli Atenei italiani ha adottato una rielaborazione del documento ed ha istituito una propria versione del Garante.
In ogni caso, la figura non è da intendere come mero ‘ufficio reclami’, che si preoccupa di dare ascolto ai disagi degli studenti e di far sì che i loro esposti vadano a buon fine, ma anche di un ‘porto sicuro’ in cui rifugiarsi per chiedere informazioni o sostegno nelle situazioni di difficoltà.
Illuminanti sono, a questo proposito, le relazioni dei Garanti pubblicate nei siti delle varie Università e dai quali è possibile cogliere interessanti spaccati di vita accademica.
Il Garante dell’Alma Mater, ad esempio, individua una parte essenziale del suo compito: quella di fare da ponte tra la comunità studentesca e la struttura docente e amministrativa, facilitando incontri e dialoghi, costruendo consenso, alla ricerca di elementi per sostenere, laddove necessario, la riconciliazione tra le parti e la soluzione dei problemi.
Oggi gli studenti sono molto più esigenti in materia di efficacia e soddisfazione dei propri diritti e interessi legittimi, quindi meno tolleranti riguardo alle ingiustizie, alle leggerezze e alla mancanza di responsabilità.
Quali sono i principali ambiti di intervento del Garante?
Sorprendentemente da molte relazioni emerge che una buona parte del lavoro si inquadri nella fattispecie del ‘tutoraggio’ o della ‘consultazione’. Spesso, infatti, i giovani si rivolgono al Garante per avere indicazioni su come comportarsi, affrontare il proprio percorso di studi o gestire alcune difficoltà burocratiche che vengono vissute come “irragionevoli intralci e ostacoli alla carriera dello studente”.
Interessante rilevare come, in particolare, il Garante dell’Alma Mater abbia riscontrato alcune criticità:
– ‘disagio’ psicologico;
‐ atti persecutori, molestie e stalking;
‐ difficoltà nelle relazioni studenti/docenti;
‐ disagio economico (fuori sede, classi disagiate, studenti lavoratori).
Il disagio psicologico dipende spesso dall’appartenenza a famiglie evidentemente inconsapevoli o cieche alle difficoltà dei figli. Tale segnalazione evidenzia la necessità di prevedere in ogni Ateneo degli psicologi di riferimento ai quali indirizzare coloro che hanno bisogno di sostegno.
Purtroppo è stato anche segnalato che, a fronte dei più, che svolgono con accortezza e impegno il proprio dovere istituzionale, alcuni docenti si sono evidenziati per comportamenti inadeguati. Questo si manifesta a partire da un livello minimo attraverso la noncuranza del rispetto dell’impegno istituzionale (assenza dalle lezioni e/o dal ricevimento studenti senza darne avviso, rinvii immotivati e sine die di impegni con gli studenti, disparità di trattamento tra studenti, etc.) fino ad un massimo che può comprendere addirittura comportamenti dispregiativi, intolleranti, e aggressivi.
Altrettanto grave è che, allo stato attuale, il risultato dell’intervento del Garante di fatto dipenda dall’accettazione e dal riconoscimento del Garante stesso da parte della struttura, tanto che, «a fronte di numerosi colleghi disponibili, rispettosi e collaborativi, in alcuni casi vi è stato un sostanziale rigetto delle motivazioni dei ricorsi e/o della prassi adottata dalla Garante. In questi casi è stato difficile, qualche volta impossibile, far comprendere ai Docenti che il ruolo del Garante non era inquisitorio e persecutorio, ma solo di monitoraggio, controllo e verifica del funzionamento dell’amministrazione universitaria, e che si agiva con lo scopo di risolvere problemi, gestire conflitti, garantire il rispetto delle regole, dei diritti e degli interessi legittimi degli individui, suggerire miglioramenti, e, quindi, contribuire solo al buon funzionamento dell’Università. In alcuni casi non si è giunti alla soluzione dei problemi e, almeno una volta, vi è stato un attacco esplicito alla Garante, accusata di “abuso di potere”».
Utile sarebbe definire un nuovo intervento normativo idoneo a integrare il Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti dell’Università e della scuola secondaria redatto sulla base dell’attuale Carta dei Diritti, con
– istituzione obbligatoria del Garante degli Studenti in ogni Ateneo, per garantire l’equità dell’iter formativo di ogni studente (tale figura dovrebbe essere separata da qualunque incarico già ricoperto in Facoltà e libera da ogni conflitto d’interesse);
– riconoscimento al Garante degli Studenti del potere di richiedere e sollecitare provvedimenti disciplinari nei confronti di quei docenti che non rispettano lo Statuto degli Studenti;
– istituzione di un gruppo di sostegno psicologico in ogni Ateneo, che aiuti lo studente nel percorso e che possa contribuire a snellire, attraverso interventi mirati e confronti, anche le tempistiche di permanenza fuori corso.
FONTI:
https://www.unibo.it/it/ateneo/organizzazione/organi/garante-degli-studenti
Garante degli studenti | Università degli Studi di Sassari (uniss.it)
garante degli studenti ‹ servizi agli studenti ‹ Università degli Studi di San Marino (unirsm.sm)
https://www.unimol.it/ateneo/organi/garante-di-ateneo/
Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari – CNSU (miur.it)
Relazione ott 2017- nov 2018_1.pdf (unimi.it)
Relazione annuale 2018-2019.pdf (unimi.it)
Relazione del Garante 25 marzo 2014.docx (aup.it)
Garante degli Studenti — Università di Bologna (unibo.it)
https://www.aup.it/wp-content/uploads/2014/03/Relazione-del-Garante-25-marzo-2014.pdf