IL GREEN PASS: LA SCONFITTA DELLO STATO DEMOCRATICO – COMUNICATO 22.07.21

IL GREEN PASS: LA SCONFITTA DELLO STATO DEMOCRATICO – COMUNICATO 22.07.21

Non sono i cittadini ad aver ‘creato’ il coronavirus e non sono i cittadini i responsabili di una pandemia che non conosce tregua. Bisognerebbe entrare nella lucida visione dei fatti per comprendere che lo Stato dovrebbe garantire la sicurezza nazionale attraverso un programma informativo e non preclusivo. La formazione, l’informazione e la regolamentazione dovrebbero indurre i cittadini alla prudenza ma sempre privilegiando la libera scelta tra vaccinarsi o meno.

Pertanto, sulla scia dei timori diffusi, è annunciato per la giornata di oggi un nuovo decreto. Secondo le anticipazioni, dovrebbe prevedere tra l’altro anche l’obbligo di green pass per i luoghi a rischio di assembramento a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento. Sarebbe passaggio indispensabile ai fini della variazione dei parametri di misurazione delle zone a rischio, e così consentire a tutte le regioni di restare ‘bianche’ almeno per la stagione estiva ed evitare diffuse misure restrittive. Negli auspici, servirebbe a incentivare l’accesso alle vaccinazioni.

La questione è complessa e merita soluzioni di minore semplicismo, perché ogni misura è adeguata e legittima soltanto se risponde a un ragionevole bilanciamento tra interessi contrapposti e, nel verso di dar tutela ad alcuni diritti fondamentali, non finisca per comprimerne oltremodo degli altri.
L’obbligatorietà del green pass, per l’accesso a servizi essenziali come per la fruizione di quelli di realizzazione di sé (per intendersi, quelli in questi mesi definiti ‘non rilevanti’, ma dei quali si è scoperta l’importanza ai fini di una adeguata qualità della vita e che pure rappresentano un tassello importante della vita sociale ed economica), implicherebbe una surrettizia introduzione dell’obbligo di vaccinazione che invece si è scelto, per ragioni di natura diversa, di non introdurre espressamente.
Una scelta priva di coerenza e non rispettosa della libertà personale di cui all’art. 13 cost. e di quella di autodeterminazione terapeutica. Esigenze di tutela dell’incolumità pubblica e libertà personale devono essere contemperate attraverso determinazioni di maggiore rigore e serietà.

Senza cedere a facili allarmismi, è vero che il rischio di nuove chiusure e di nuovi contagi non è scongiurato. Coerentemente con le proposte avanzate nei mesi scorsi, Meritocrazia Italia sollecita l’adozione di una strategia di reazione realmente utile alla costruzione di un equilibrio stabile e improntata a rigore logico e ragionevolezza. Tanto sarebbe stato necessario fare nell’ultimo anno in termini di riadeguamento infrastrutturale e organizzativo in diversi ambiti e tanto è ancora necessario fare.
Oggi, come ieri, la scelta non può essere quella di affidarsi a opzioni di mera repressione. Occorre piuttosto puntare alla certezza dei comportamenti consentiti, se del caso con nuovi rigorosi protocolli, a un maggior impegno nel monitoraggio del rispetto delle regole, all’innalzamento del livello di sicurezza sanitaria, specie nei luoghi di cura, studio e lavoro. A favore del pieno esercizio delle libertà personali e di un’agevole ripresa delle attività economiche.
L’invito alla vaccinazione passi per più adeguate campagne informative, per consensi realmente liberi e consapevoli.

Da sempre convinta, però, che il primo prezioso contributo provenga dall’impegno dei singoli, Meritocrazia Italia sollecita anche i cittadini a percorrere la strada della prudenza. Confida in condotte di responsabilità, nell’interesse proprio e altrui, e in una massima spontanea adesione alla campagna vaccinale in corso.
La libertà è davvero tale se esercitata con responsabilità.



<p style="color:#fff; font-weight:normal; line-height:12px; margin-bottom:10px;">Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.</p> Leggi la nostra cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi