Il nuovo Codice della Strada sia occasione per promuovere una rivoluzione culturale

Il nuovo Codice della Strada sia occasione per promuovere una rivoluzione culturale

Pubblicato il nuovo Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre.

Sono introdotte modifiche di grande rilievo, con l’obiettivo di contrastare l’elevata incidentalità stradale e attribuire al Governo la delega per un riordino complessivo della disciplina.
Tra le principali novità, si segnalano l’introduzione di verifiche immediate per accertare l’alterazione psico-fisica in caso di guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, l’obbligo dell’Alcolock per chi ha commesso infrazioni gravi legate all’alcol e nuove disposizioni per biciclette e monopattini, che dovranno essere dotati di targa, assicurazione e indicatori luminosi.
Le sanzioni diventano più severe per molte violazioni, con pene aggravate per recidive e, in caso di infrazioni gravi, la possibile revoca della patente.
Parallelamente, la legge introduce corsi di educazione stradale nelle scuole superiori, con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza tra i giovani.

Meritocrazia Italia condivide l’intento di migliorare la sicurezza sulle strade, ma sottolinea la necessità di un approccio equilibrato, capace di coniugare la repressione delle condotte pericolose con un investimento concreto sulla cultura e sull’educazione. La sicurezza stradale deve diventare un valore condiviso, fondato su una sensibilizzazione capillare e su un sistema educativo che coinvolga non solo gli studenti, ma anche i lavoratori e l’intera comunità.
Sebbene le nuove norme rappresentino un passo avanti in questo senso, non mancano aspetti critici. L’applicazione di test antidroga basati sul solo collegamento temporale, ad esempio, rischia di penalizzare chi assume farmaci per motivi di salute.
È essenziale che il Governo garantisca un confronto aperto con tutte le parti coinvolte, per costruire un sistema che tenga conto delle reali esigenze dei cittadini e non si limiti a interventi punitivi.

Meritocrazia invita le Istituzioni a fare di questa riforma un’occasione per promuovere una vera rivoluzione culturale, capace di incidere sul comportamento individuale e collettivo, per strade più sicure e una comunità più consapevole.

Stop war.



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