IL VOLONTARIATO D’IMPRESA PER L’AMBIENTE
La forza della Comunità
«Le cose tutte quante
hanno ordine tra loro, e questo è forma
che l’universo a Dio fa simigliante.»
Sono le parole che Dante utilizza ne La Divina Commedia per descrivere il creato. Aggiunge che tutte le cose create «si muovono a diversi porti per il gran mare dell’essere; ciascuna con istinto a lei dato che la porti».
La Terra, con il mare e l’aria, è popolata dagli alberi, dai fiori, dalle acque e dagli animali. Ed è per preservare questo luogo che l’Uomo ha ricevuto in dono che, nel 1970, viene istituita la Giornata Mondiale della Terra, che si celebra il 22 di ogni aprile.
È pacifico che l’opera umana non ha tenuto conto che del fatto che a ogni azione corrisponde una reazione e così, con l’intento di migliorare il proprio benessere, l’Uomo è arrivato a stravolgere la Natura, con le nefaste note conseguenze.
E oggi occorre una profonda riflessione sulla cura della casa di tutti gli uomini nel tentativo di interrompere la serie di scempi che ci stiamo abituando a sopportare.
Non è solo una questa ambientalista ma, innanzitutto, una questione educativa, che riguarda giovani e adulti.
Tra le iniziative avviate nel corso degli anni, vi è il c.d. Volontariato d’Impresa.
Si tratta di un progetto in cui l’impresa incoraggia, supporta o organizza la partecipazione attiva e concreta del proprio personale alla vita della comunità locale o a sostegno di organizzazioni non profit durante l’orario di lavoro. Un programma che mira a coinvolgere i dipendenti delle aziende in attività di salvaguardia e sensibilizzazione dell’ambiente in partnership con enti no-profit.
In tal modo, le aziende riescono a dare concretezza alla propria politica di responsabilità sociale coinvolgendo le proprie risorse umane e rafforzando, al tempo stesso, le relazioni tra i dipendenti, un’esperienza condivisa attraverso la quale i dipendenti acquisiscono maggiore motivazione migliorando il benessere personale e il rendimento professionale.
Da uno studio condotto dalla Fondazione Solinas è emerso, in un campione di 196 organizzazioni no-profit, che il 56% dei dipendenti ha partecipato ad attività di Volontariato d’Impresa e il restante 44% non hai mai partecipato ad iniziative di questa natura.
In Italia si conferma un elevato potenziale di sviluppo dei programmi di Volontariato d’Impresa.
Sono tre le principali motivazioni che spingono le imprese a proporre programmi di volontariato d’impresa. La prima è offrire ai propri dipendenti un’esperienza di team building, la seconda è avviare o consolidare collaborazioni con soggetti no-profit e infine dare un contributo alla comunità locale.
Le tipologie di volontariato che vengono proposte ai propri dipendenti sono essenzialmente due: il Volontariato di competenza, che consiste nella messa a disposizione di competenze professionali, e il Volontariato in squadra con attività pratiche.
Fra le attività pratiche prevalgono giardinaggio, manutenzione, pittura (per il 41% degli enti), seguite da attività di fundraising e vendita (ad esempio: banchetti nelle piazze), che sono sperimentati dal 34% degli enti. Seguono poi attività legate al volontariato di competenza, quali formazione e istruzione, utilizzata dal 24%. Per il 29% il Volontariato d’Impresa consiste nel dare supporto alle funzioni presenti nell’ente (21%) e selezione-inventario beni (18%).
Si auspica una maggiore diffusione dell’iniziativa, in un’ottica di creazione di valore condiviso, per favorire il dialogo tra profit e non profit, per promuovere momenti divulgativi sul tema del volontariato d’impesa e per realizzare dei laboratori congiunti profit-non profit.
Si tratta di percorsi che mettono al centro l’uomo e i suoi bisogni, ma anche la realizzazione di iniziative comuni che favoriscono la creazione di comunità che vanno oltre il contesto lavorativo.