IMMEDIATI CORRETTIVI AL DECRETO SOSTEGNI TER PER UNA SERIA E TEMPESTIVA ATTUAZIONE DEL PNRR – COMUNICATO 31.03.22

IMMEDIATI CORRETTIVI AL DECRETO SOSTEGNI TER PER UNA SERIA E TEMPESTIVA ATTUAZIONE DEL PNRR – COMUNICATO 31.03.22

Stravolgendo il piano delle relazioni internazionali di mercato, contribuendo ad acuire la crisi energetica e favorendo l’impennata dei costi per le materie prime, i recenti eventi bellici hanno un impatto significativo anche sulla tabella di marcia dell’attuazione del PNRR.
Il quadro è mutato rispetto a quello di originaria programmazione.
Si consideri anche che a gennaio l’inflazione arrivata ha raggiunto il +4,8%; alcuni progetti risultano già in ritardo sulle previsioni e non mancano le criticità dovute alla necessità di dotare i Comuni di risorse professionali esterne per aiutare la macchina amministrativa a partecipare ai bandi indetti in attuazione del Recovery.

La deadline del 2026 per il raggiungimento degli obiettivi si fa meno realistica.

Con l’aumento dei prezzi, poi, per realizzare tutti i progetti previsti dal PNRR servirebbero circa 10 miliardi in più: la somma di 191 miliardi dapprima prevista per l’Italia è stata calcolata ai prezzi di fine 2020 e oggi non è più sufficiente per realizzare tutti i lavori.

Per mitigare i ritardi già registrati, il decreto Sostegni ter è intervenuto demandando all’Istat la rilevazione dei prezzi dei materiali, finalizzata all’emanazione entro aprile delle linee guida per la definizione dei prezziari regionali, e assicurando una più equilibrata ripartizione tra le parti contraenti degli oneri derivanti da aumenti dei prezzi dei materiali se registrati dopo l’aggiudicazione dell’appalto.
Sono rimasti esclusi dal meccanismo compensativo, però, tutti i contratti già sottoscritti, i contratti che non prevedevano clausole di revisione per i lavori effettuati dopo il 2021 e le imprese non ossequiose del cronoprogramma pattuito anche se per causa a esse non imputabile.

Tale disparità non pare rispettosa con il principio di parità di trattamento, e sottende un favor per gli operatori da individuare nelle gare che stanno per essere indette con fondi PNRR che sovverte la logica dei sostegni alle imprese come conseguenze degli impatti negativi del Covid.

Oggi il rischio di gare deserte e lavori lasciati incompiuti resta alto.

A immediato correttivo, Meritocrazia Italia chiede che venga introdotto l’obbligo di riconoscere la revisione prezzi per tutti i contratti, con regole univoche e a parità di condizioni per gli operatori del settore, eliminando il riferimento al rispetto del cronoprogramma e oneri eccessivi e irragionevoli a carico delle imprese.



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