Inaccettabile bilancio 2024 sulle morti bianche: servono interventi immediati

Inaccettabile bilancio 2024 sulle morti bianche: servono interventi immediati

Il 2024 si è chiuso con l’ennesimo incidente sul lavoro.

È accaduto in Liguria, a Genova. Un evento gravissimo che inevitabilmente ha riaperto un acceso dibattito ed aggravato il bilancio delle vittime sul lavoro registrate nel corso dell’anno. Un lavoratore è rimasto schiacciato tra due mezzi adibiti allo spostamento dei container, erano le tre del mattino.
A suscitare profonda amarezza è la circostanza che quel terminal era stato già attenzionato dai lavoratori, che avevano denunciato le scarse condizioni di sicurezza. Ed è, dunque, evidente che le lamentele dei lavoratori siano rimaste del tutto inascoltate con le conseguenze mortali di cui oggi si discute.

Un dato è acclarato ed incontestabile. Finora non è stato fatto abbastanza in materia di sicurezza sul posto di lavoro.
Si dicono ‘morti bianche’ i decessi che avvengono sul luogo del lavoro o nel percorso da e verso esso, indicando con l’aggettivo “bianco” l’assenza di una mano direttamente responsabile nella causazione dell’incidente.

Pur in presenza di un Testo Unico Sicurezza sul Lavoro, con il quale si sono volute stabilire regole, procedure e misure preventive da adottare per rendere più sicuri i luoghi di lavoro, dal punto di vista pratico, siamo ben lontani dal garantire la tanto invocata e conclamata sicurezza.
Servono azioni meglio strutturate e tese a rendere maggiormente scrupolose le azioni a tutela della sicurezza sul posto di lavoro.

Per tale motivo, Meritocrazia Italia torna a parlare di questo tema, reiterando proposte già avanzate quali:
– l’effettiva attuazione del processo di controllo previsto all’interno delle aziende con la creazione di un canale preferenziale per la segnalazione alle autorità preposte, di inottemperanza alle misure di sicurezza vigenti, garantendo anche l’anonimato della segnalazione;
– il rafforzamento del regime dei controlli esterni, affidando a società terze la verifica del grado di qualità e sicurezza dei posti di lavoro;
– la concreta attuazione al SINP (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro);
– l’adozione, e l’effettiva attuazione, di un sistema sinergico tra DVR e Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del d.lg. n. 231 del 2001, per prevenire e ridurre i rischi sul lavoro, puntando fortemente sulle procedure e responsabilità di controlli ed interventi standardizzati;
– il rafforzamento del dialogo tra Ispettori e datori di lavoro, in prospettiva non solo sanzionatoria ma di consulenza permanente in termini di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
– l’adozione di un piano straordinario per una più efficace formazione di lavoratori, dirigenti e preposti e per la manutenzione ed il corretto uso di impianti e macchinari, mediante l’Istituzione di un Fondo per la Sicurezza;

Stop war.



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