La collocazione dei depositi nazionali dei rifiuti radioattivi non comprometta le nostre bellezze ambientali e culturali
Si avverte profonda preoccupazione per la possibile designazione di Matera come sede del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
La città, riconosciuta patrimonio mondiale dell’Unesco per la sua bellezza e il suo valore storico-culturale e Capitale europea per la Cultura nel 2019, potrebbe subire gravi conseguenze in termini di immagine e attrattività turistica.
Per le stesse ragioni, il timore va esteso anche ad altri siti strategici per il turismo italiano: Fubine, Sant’Antioco e il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, tutti individuati come possibili sedi.
Meritocrazia Italia non può non riportare l’attenzione sulla necessità di preservare questi luoghi, i quali non solo rappresentano un patrimonio inestimabile, ma sono anche pilastri fondamentali per un turismo sostenibile e responsabile. La scelta di tali siti per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi potrebbe compromettere irrimediabilmente la loro integrità ambientale, storica e culturale.
Meritocrazia chiede alle Istituzioni di riconsiderare la decisione, anche tenendo conto delle recenti ricerche in ambito di riprocessamento, conversione in energia e reattore a fusione, che potrebbero rendere queste soluzioni più praticabili e meno costose.
Non si vuole sottovalutare la complessità della questione, che richiede anzi un approccio olistico e considerazione per tutti i fattori coinvolti. Serve una soluzione, senza compromessi per la sicurezza, la sostenibilità e l’accettabilità sociale.
Stop war.