LA MOBILITA’ DOLCE PER LE STRADE DI ROMA
Nei centri urbani a dimensione più contenuta, la “mobilità dolce” è soluzione di certo efficace. Se non altro, per le minori distanze da percorrere.
Per le strade di città come Roma, in stato non ottimale di manutenzione e percorse quotidianamente da pendolari provenienti da tutta la Regione per motivi professionali o di studio, con una precarietà infrastrutturale aggravata da un apparato normativo incerto e non adeguato, realizzare modelli di circolazione alternativa è una sfida più ardua.
La cronaca cittadina si tinge, in questi giorni, della notizia di incidenti in monopattino. Lungo la via Flaminia, all’altezza di Piazza della Marina, una donna è rimasta ferita nonostante indossasse il casco; le dinamiche dell’incidente non sono ancora accertate, ma non resta escluso il coinvolgimento di un’autovettura. Si tratta del secondo incidente in due giorni. Già nella giornata di domenica 7 giugno, in Piazza di Spagna, un ragazzo in monopattino aveva investito un passante.
È una fatto che la promozione del nuovo mezzo stia portando a un incremento di incidenti.
Un recente studio condotto negli Usa e pubblicato da JAMA Surgery ha rivelato che i monopattini elettrici risultano per sé più pericolosi delle biciclette e fanno aumentare il rischio di traumi e incidenti. Il Ministro delle Infrastrutture è chiamato a confrontarsi con il problema. Piccoli accorgimenti, come l’introduzione del casco obbligatorio, potrebbero garantire maggiore sicurezza.
È che la scelta di promuovere lo sharing di monopattini elettrici prima di aver definito chiare linee guida in materia di sicurezza a tutela dei cittadini, costruito un piano ben strutturato anche giuridicamente, migliorato il sistema infrastrutturale stradale (con interventi anche solo manutentivi) e recuperato piste ciclabili da tempo in stato di degrado e abbandono non si è rivelata felice. Oltre a mettere a repentaglio la sicurezza dei singoli e collettiva, la strategia non sembra aver traguardato l’obiettivo del miglioramento del sistema della mobilità nel suo complesso e aver dato lo sperato supporto al buon funzionamento del trasporto pubblico.
Meritocrazia Italia Lazio auspica interventi immediati con un piano strategico di sistema, che non trascuri la necessità di correggere difetti infrastrutturali, di garantire la sicurezza nella mobilità e di diffondere una maggiore cultura dell’educazione stradale e della circolazione responsabile.