La regolazione dei social network sia un problema anche dell’Europa
Fare un bilancio tra utilità e rischi connessi all’uso delle piattaforme social non è semplice.
Lo strumento è ormai fondamentale per le comunicazioni e per favorire l’inclusione sociale e la partecipazione democratica. È innegabile, però, che agevoli anche ondate di odio e forme nuove di prevaricazione antisolidale.
Le principali piattaforme online hanno aderito al nuovo ‘Codice di condotta delle piattaforme social’, composto in accordo con la Commissione europea. Ma questo non basta.
Meritocrazia Italia, anche alla luce delle evidenze emerse dai rapporti che hanno visto il nostro Paese conquistare un triste primato, reputa tali misure non siano del tutto sufficienti e ripropone con convinzione l’approvazione, nel più breve tempo possibile, del ‘Testo unico per la relazione dell’attività di gestione delle piattaforme di condivisione’, al fine di incrementare il livello di sicurezza e di consapevolezza di tutti.
La libertà è nella partecipazione, e la partecipazione libera richiede consapevolezza, ma non vi può essere consapevolezza se la disinformazione avvelena le fonti.
Anche in vista della campagna elettorale per le votazioni del 2024, è fondamentale agire subito per salvaguardare la purezza del dibattito e contrastare fenomeni deleteri e diffusi come fake news, phishing, cyberbullismo, furti d’identità, sextortion, sexting, grooming, pedopornografia, hikikomori, diffusione illecita di immagini, pirateria di contenuti e violazione dei copyright.
Per questo, i social network devono adottare politiche e procedure chiare e trasparenti per la moderazione dei contenuti, con policy basate su principi di legalità, uguaglianza e rispetto dei diritti umani. Devono altresì investire in tecnologie e strumenti di moderazione efficaci anche attraverso l’uso di soluzioni di IA per la verifica dei contenuti registrati sulla piattaforma. Queste tecnologie dovrebbero essere in grado di identificare e rimuovere rapidamente contenuti illeciti, come incitamento all’odio, propaganda terroristica, pedopornografia, contenuti violenti, razzisti o socialmente deprecabili.
I social network devono collaborare con le autorità competenti per combattere la criminalità online. Ciò significa fornire alle autorità informazioni sui contenuti illeciti e collaborare alle indagini per supportare la polizia postale a risalire agli autori di quei contenuti.
Non ultimo, i social network devono svolgere un’azione continua di informazione e awareness, per educare gli utenti a proteggere la propria privacy rispetto ai contenuti pubblicati e a identificare quei contenuti che possono in qualche modo danneggiare la loro sensibilità e i valori civili socialmente accettati, per prevenire tutti i rischi che possono nascere da un uso non consapevole dei contenuti disponibili in rete (sicurezza online, comportamenti da evitare, pubblicazioni di dati personali e informazioni, etc.).
Un contributo dell’Unione europea è essenziale. Se non altro mediante l’imposizione alle piattaforme dell’obbligo di
– adozione di tutte le misure possibili per responsabilizzare le proprie azioni, investendo su risorse umane qualificate per la moderazione dei contenuti;
– utilizzo di algoritmi di moderazione automatica, basati anche sull’uso dell’IA, per supportare i moderatori a identificare i contenuti illeciti;
– fornire agli utenti la possibilità di segnalare tempestivamente i contenuti che violano le regole di buonsenso prestabilite;
. pubblicare giornalmente un report sulla moderazione dei contenuti illeciti effettuate.
Necessaria, ovviamente, anche la previsione di relative sanzioni in caso di inadempimento, anche con previsione di pene pecuniarie i cui proventi siano destinati a un fondo finalizzato alla formazione ed educazione digitale dei cittadini, per un uso responsabile del mezzo.
Meritocrazia Italia chiede inoltre all’Europa di istituire un Comitato etico permanente che avrà il compito di vigilare sui contenuti dei social network e sulle azioni da intraprese dai gestori per garantire gli standard etici di qualità dei contenuti concordati.
Stop war.