LA VITA È FATTA ANCHE DI COLORI FUORI DAI BORDI – 13.02.2022
Non si può dare una regola alla passione.
Non c’è agenda capace di aggirare l’imprevisto.
La vita è fatta di organizzazione, ma anche di improvvisazione. Perché non è film già visto, sequenza di eventi controllati e prevedibili.
Lo aveva capito bene il Presidente Kennedy quando annunciò l’organizzazione di un viaggio nello spazio, verso la luna. Eppure si mostrò pronto a fronteggiare l’imponderabile. Tutto il mondo seguì l’impresa, con rinnovato senso di comunità; unito dalla curiosità e dall’entusiasmo, restò a guardare con il fiato sospeso, fino al momento dell’approdo. Ma fu proprio quell’unione l’imprevisto più bello.
Quel sentimento di comune coinvolgimento, di condivisione delle esperienze, dovrebbe essere recuperato oggi.
All’epoca, l’Europa era in ricostruzione. Ma negli Stati uniti, allora in guerra fredda con l’Unione sovietica, si sollevava un’onda culturale nuova.
Servirebbe lo stesso coraggio del tempo.
Dovremmo risvegliare le coscienze dal torpore. Lo dovremmo fare per i giovani, tanto spesso oggetto di proclami elettorali e, a parole, destinatari ultimi di ogni impegno per la sostenibilità.
Qual è davvero il futuro che una società dormiente e passiva come quella attuale sta componendo per le generazioni a venire?
L’assoluta mancanza di adeguata regolamentazione del mercato finanziario favorisce l’attecchire di consumismo e avida speculazione. L’interesse collettivo al servizio dell’affermazione individuale. Verso una idea di benessere lontana dalla vera felicità.
È indispensabile creare una nuova tendenza, coinvolgendo i cittadini nella soluzione dei problemi sociali. La Rivoluzione non deve puntare soltanto alla tecnologia e all’innovazione. Il cambiamento deve essere anzitutto sociale.
È vero che questa missione non è semplice. È forse più costosa di una spedizione sulla luna, perché il prezzo non si paga in dollari, ma in sacrificio e costanza.
Ogni volta che qualcuno ci prova e poi si arrende, pensando di non potercela fare o di non essere capace di trovare il tempo giusto. Ogni volta che ci si lascia distrarre da piccoli dissapori, dimenticando l’importanza della sfida. Ogni volta che ci si lascia scoraggiare da quello che non rientra nello schema. Ogni volta che accade, si perde l’occasione per crescere e invertire la rotta.
Il segreto è sapersi fermare a riflettere, saper mettere da parte l’emotività del momento e tenere l’attenzione sul vero obiettivo. Che è far diventare regola l’eccezione del fare costruttivo e solidale.
I cittadini non meritano di vivere la contraddizione di notizie ottimiste sulla crescita del Pil a fronte della sofferenza di piccole e medie imprese irrimediabilmente destinate a estinguersi, soffocate dal rincaro delle materie prime e dell’energia, tra l’altro.
I cittadini non meritano la gravissima dismissione di ogni responsabilità da parte delle Istituzioni dopo due anni di sofferenza e dolore.
Una società fragile, debole, vessata. Dimenticata nei diritti fondamentali.
Una società frammentata.
Per vincere la sfida di oggi e di domani è essenziale recuperare coesione e unità, dando valore alle diversità, fonte inesauribile di ricchezza.
Su queste basi, Meritocrazia si impegna a ricercare sempre la verità, non guardando ai sondaggi e senza timore di essere impopolare. Perché la missione è seria. E affascinante.