L’AMBIENTE E’ VITA

L’AMBIENTE E’ VITA

Oltre la varietà delle barriere

Le difficoltà e gli impedimenti sono, purtroppo, all’ordine del giorno, indipendentemente dalle particolari abilità o disAbilità di ciascuno. E sono trasversali. I limiti sono vari e possono esistere sin dalla nascita o ricorrere ad ogni età, in qualsiasi momento della vita, essere presenti in ogni luogo e settore, essere o non essere vissuti in prima persona.

Certezza è che il disagio vincola l’esistenza.

La Legge, da sempre, in tutto il Mondo, tende a facilitare inclusione, benessereaccessibilità, ma non si occupa di tutte le innumerevoli tipologie di barriere. Quelle architettoniche, fisiche, mentali e culturali sono attenzionate ma, quelle ambientali vengono spesso dimenticate come se, data la naturale identità, possano attenuarsi in autonomia o non siano determinanti.

Certezza è l’importanza dell’ambiente nella vita di ogni uomo e che il contatto con la Natura è Vita.

Alla disAbilità bisogna garantire dignità, pari opportunità, autonomia anche nel rapporto con l’ambiente naturale, che spesso funge da facilitatore, da elemento fondante, aggregante e socializzante, anche nei percorsi di terapia e cura.
Lì dove non ci sia la naturale totale accessibilità, bisogna farsi attivi promotori per agevolarne la fruizione a tutti, indipendentemente dalle diverse abilità possedute e nel pieno rispetto della sostenibilità evitando gli irreparabili eccessi antropici.
Le ruote che non scorrono sulla sabbia possono essere indistintamente di un carrozzino, di una carrozzella, di una bici, di una macchina o di un calesse, ma non significa che, per poterle far scorrere, l’unica soluzione sia allestire piste ovunque compromettendo l’ambiente che, con priorità, deve essere sempre rispettato mediante azioni “naturalmente ragionate”.

Non può non riflettersi sulla bellezza di una cascata, sulla meraviglia osservata in vetta ad una cima o delle piacevoli onde al largo di un oceano.
Di fronte a questo, perché accettare che ci sia chi può e chi non può?
Perché non poter condividere con un proprio caro l’emozione dell’Ambiente?
Perché non poterne godere tutti in libertà e piena autonomia?

Il vivere l’ambiente naturale contribuisce a contenere i limiti imposti dalle diverse abilità, favorendo lo sviluppo del sé, l’incremento dell’autostima, pareggiando opportunità, vincendo l’emarginazione, spronando le proprie potenzialità e favorendo la coesione sociale a 360°.

Altra barriera, grande limite della Società, è determinata dalla presunzione di decidere chi capisce cosa e perché.
L’ambiente viene vissuto tramite i sensi, i sensi sono equivalenti in ogni persona, la differenza è nella loro compensazione e/o nel canale espressivo prevalente.

La diversa abilità è vinta grazie alla pluralità degli approcci metodologici, teorici e strumentali attivabili.

Per il definitivo abbattimento delle barriere che ne limitano l’accesso e la fruizione, servirebbe, tra l’altro:

– facilitare l’attuazione di percorsi di “scoperta dell’ambiente”, promuovendo progetti ad hoc nelle Scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e privare, con particolare riguardo agli studenti con disAbilità in modo che possano viverli con naturale equità;

– formare gli insegnanti, gli operatori e i professionisti di settore affinché non ci siano pregiudizi e si dia adeguato supporto metodologico e strumentale per accompagnare ogni persona, sin dalla tenera età, indipendentemente dalla diversa abilità, sensoriale e non, a vivere l’ambiente con serenità;

supportare economicamente, metodologicamente e psicologicamente i familiari nei percorsi di scoperta e fruizione dell’ambiente dei propri cari, promuovendo azioni coese, in base alla natura spontaneamente presente in ogni territorio di residenza sempre nel modo più ecosostenibile possibile;

– sensibilizzare la Società, le Istituzioni, le Associazioni e gli Enti del Terzo Settore affinché garantiscano concretamente e stabilmente l’accesso all’ambiente senza alcun vincolo né limitazione.

Rendere accessibile l’ambiente significa rivoluzionare l’approccio dall’idea di partenza sviluppando una nuova logica che coniughi, trasversalmente ed in modalità interdisciplinare, le diverse esigenze con la sostenibilità: ragionare ed operare per compartimenti stagni non è mai risolutivo.

L’ambiente siamo Noi!



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