
Le proposte di MI sul problema del ‘caro bollette’
Finalmente in discussione il problema ‘caro bollette’.
Dall’inizio del 2024 il prezzo dell’energia in Italia è aumentato costantemente, con un picco nel quadrimestre finale. A gennaio 2025 ha registrato un +44% rispetto all’anno precedente, risultando nettamente superiore rispetto a Germania, Francia e Spagna.
Da vent’anni, il costo energetico italiano è più alto della media europea, principalmente a causa della dipendenza dal gas naturale e da fornitori fissi tramite gasdotti. A ciò si aggiungono la crisi ucraina, gli effetti della pandemia, gli investimenti necessari agli ammodernamenti delle reti di distribuzione per sopperire alle inefficienze attuali del trasporto e consentire la transizione ecologica e, le speculazioni presenti sui mercati energetici.
Di fronte a tali difficoltà il Governo ha sinora implementato misure di contenimento quali: bonus sociali, parziali riduzioni degli oneri di sistema, incentivazioni verso il risparmio energetico con l’introduzione di bonus edilizi e cessioni del credito in fattura.
Alla fine, però, nessun risultato sistematico. Anzi, talora ne sono risultati effetti di distorsione del mercato.
A causa dell’acuirsi dei rincari, il Governo ha recentemente annunciato nuove ulteriori misure di mitigazione. Meritocrazia Italia è assolutamente a favore di questo impegno e ne sottolinea l’urgenza.
In primis, richiede che siano adottate misure durature e sostenibili, evitando impegni economico finanziari dagli effetti temporanei, unicamente palliativi e potenzialmente reversibili.
La strada da percorrere a tal fine è quella dell’indipendenza energetica e, ove necessario, della diversificazione delle fonti di energia e dei fornitori. Tale obiettivo è perseguibile attraverso il massimo utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, la creazione di un base load energetico fondato su un nucleare di concezione e progettazione sicura, nonché sullo sviluppo di tecnologie sostenibili innovative come, ad esempio, quelle basate sulla geotermia profonda.
Occorrerebbero altresì:
– maggiore trasparenza sui costi introducendo in bolletta il prezzo medio offerto dai diversi player di mercato;
– la rappresentazione in bolletta del costo equivalente dell’energia al variare della sorgente di approvvigionamento della stessa;
– l’ampliamento della fascia di tutela economica basata sull’ISEE indicizzato al valore dell’inflazione e costo della vita localizzato;
– la revisione del sistema del prezzo marginale alla base della costruzione del PUN e l’associata valutazione di un price CAP di riferimento;
– la costante ricerca ed introduzione di metodi di disaccoppiamento della quotazione dell’energia nazionale da quello del gas e da ogni possibile fenomeno speculativo, politico o finanziario.
Stop war.