L’IMPOSIZIONE DEL COPRIFUOCO NEL PERIODO ESTIVO E’ INSPIEGABILE E DANNOSO – COMUNICATO 23.04.21

L’IMPOSIZIONE DEL COPRIFUOCO NEL PERIODO ESTIVO E’ INSPIEGABILE E DANNOSO – COMUNICATO 23.04.21

A più di un anno dal primo lockdown, in piena campagna di vaccinazione di massa ed alle porte della imminente stagione estiva, considerata per centinaia di imprese di ogni comparto davvero “l’ultima spiaggia prima dell’abisso più profondo”, giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia dell’estensione della misura del coprifuoco sino al 31 luglio.

Tale scelta appare ai più inspiegabile (come se il Covid avesse un orario di attivazione notturna) e massimamente deludente delle aspettative di tutte quelle migliaia di persone ed imprenditori che riponevano nell’arrivo della bella stagione la speranza di una possibile ripartenza operativa, oltre che in evidente contrasto con ogni valida opzione di diversa gestione del contesto pandemico.

Non si comprende, invero, come sia possibile e credibile annunciare la possibilità di riapertura di molte attività, specie quelle all’aperto, salvo poi prevederne l’obbligo di chiusura alle ore 22:00 di ogni giorno ed in piena stagione estiva, quando in molte zone d’Italia non sarà ancora scesa la notte ed interi settori siano ancora in piena operatività.

Non si comprende, a pieno, come non si riesca ad immaginare l’adozione di misure diverse dalla solita repressione di mobilità ad horas, nonostante vi siano decine di soluzioni alternative, praticabili, meno afflittive ma, soprattutto, apparentemente più giustificabili e nonostante i sintomi di stanchezza ed insofferenza del Paese siano evidenti e diffusi.

In tale contesto di smarrimento complessivo, Meritocrazia Italia riparte dalle proprie proposte di intervento e di bilanciamento degli interessi in gioco, in più occasioni avanzate e formalizzate in atti e comunicati resi pubblici, suggerendo la possibilità di ripensare all’annunciata estensione del coprifuoco sino al 31 luglio, puntando, invece, su interventi diversificati e differenti quali:

− l’implementazione della campagna vaccinale, anche valutando la possibilità di consentire la prenotazione immediata e volontaria a tutti gli operatori del settore turistico/ricettivo/ristorativo e distributivo, che si vedrà impegnato a dover necessariamente sfruttare la chance lavorativa dei prossimi mesi;
− l’imposizione, a tutti i gestori del settore turistico/ricettivo/ristorativo e distributivo, dell’adozione di sistemi di tracciamento, di prenotazione obbligatoria e del rispetto dei protocolli di sicurezza adottati a livello nazionale o locale, ove rafforzativi delle misure previste;
− l’aumento dei controlli e l’inasprimento della sanzioni per le ipotesi di accertata violazione, bilanciata dall’estensione degli orari di apertura dei servizi sino alla copertura anche delle intere 24 ore;
− l’allargamento della proposta del passaporto sanitario o della green card di negatività (per avvenuta vaccinazione, guarigione dal virus, attestazione medica da tampone o test rapido) per consentire l’accesso a strutture e servizi di accesso pubblico



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