
MI coglie l’invito del Papa e insiste nella proposta di un T.U. Social
È ormai fuori controllo l’utilizzo di internet e, in particolare, dei social network.
Questo può avere, come sta avendo, ripercussioni sul piano emotivo e relazionale dovute non soltanto alla riduzione del tempo da dedicare alla vita reale ma soprattutto a un crescente impoverimento psicologico, che alimenta senso di frustrazione, di insoddisfazione e vuoto, e comporta talvolta una distorsione della tradizionale socializzazione, sostituita dalla depauperazione dell’interesse alla interazione con l’altro, dalla mancanza della necessita di una presenza fisica degli interlocutori.
La Net Generation, così è denominata la generazione digitale, rischia di smarrire il contatto con la vita reale.
È fondamentale allora interrogarsi sull’impatto dei social media nella fase dell’adolescenza, una fase di particolare rilievo che fa leva sulla formazione del carattere, rispetto alle abilità sociali che vengono ad emergere, atteso che, per una buona e sana socializzazione con i coetanei, le abilità sociali assumono un ruolo essenziale, rispetto all’insieme dei comportamenti appresi, utilizzati per relazionarsi, e affrontare le difficolta (ascoltare, chiedere aiuto, esprimere emozioni).
È vero che la rete fa diventare, in potenza, socialmente più capaci, migliorando la comunicazione e le connessioni sociali, ma lo svantaggio si riscontra, a conti fatti, nella inibizione dello sviluppo delle abilita sociali, inibizione che compromette, con la tecnologia abusata, l’interazione sociale, creando barriere affettive a livello fisico, e riducendo la capacità empatica.
Un importante monito giunge da Papa Francesco, da sempre particolarmente attento al mondo dei giovani, il quale, in occasione di un incontro giubilare, ha manifestato preoccupazione profonda nei riguardi di un mondo sempre più tecnologico ma che sempre più turba e compromette la salute dell’anima, malata di un abuso di internet e dei social, che in maniera persuasiva e incisiva corrode il cuore dell’umanità, rischiando di marcire in una putrefazione celebrale causata dalla dipendenza dello “scrolling”. Il Papa proporne di puntare sull’alfabetizzazione mediatica, che educhi al pensiero critico, alla capacita di discernimento, riportando in auge la bellezza della comunicazione fondata sulla comunione di cuori illuminati.
È davvero importante sensibilizzare a un uso responsabile e consapevole dei social. In questo devono poter giocare un ruolo decisivo anche Scuola e famiglia, nel verso della supervisione e della migliore educazione.
Meritocrazia Italia insiste sulla necessità, non più procrastinabile, di un intervento legislativo mirato ad introdurre il Testo Unico Social mirato a:
– imporre alle piattaforme digitali di dotarsi delle misure tecniche idonee a filtrare contenuti illeciti e a raccogliere efficacemente e tempestivamente le relative segnalazioni;
– consentire l’utilizzo e la visione di programmi per i minori di anni 16 solo per tempi limitati, per non più di un’ora giornaliera;
– disciplinare un’azione risarcitoria esperibile da chi subisce danni dall’uso malsano e distorto dei social e di internet;
– affidare agli operatori di settore migliori e più chiare linee di indirizzo sulla definizione dei contenuti illeciti e implementare le ipotesi di reato per le offese perpetrate sui social
– favorire la leale collaborazione tra gestori delle piattaforme e autorità giudiziarie e amministrative, munendo ogni cittadino di un account da scrivere sul documento di identità;
Stop war.