Migliaia di visualizzazioni per la diretta di fine anno. Un 2023 di impegno e soddisfazioni nelle parole del Presidente nazionale
Per Meritocrazia Italia si conclude un 2023 impegnativo ma ricco di soddisfazioni.
Delle centinaia di proposte avanzate con comunicati e approfondimenti, moltissime hanno trovato accoglimento in provvedimenti normativi.
Dal t.u. per la regolazione della gestione delle piattaforme social, alla riforma organica della giustizia, per la valorizzazione delle utilità della tecnologia e la riorganizzazione della magistratura, alle politiche agricole, alla revisione dei sistemi scolastici, alla ristrutturazione del sistema sanitario, ai ritocchi al modello fiscale e tributario, alla valorizzazione del comparto turistico, all’inclusione lavorativa e delle disAbilità. In ogni ambito, Meritocrazia ha aperto al dialogo con le Istituzioni, trovando ampio riscontro e disponibilità all’ascolto.
Ha ripercorso le tappe dell’ultimo anno di lavoro il Presidente nazionale Walter Mauriello nel videomessaggio lanciato nella serata di ieri in streaming dalle pagine social del Movimento, una diretta che ha registrato migliaia di visualizzazioni.
Auguri non rituali quelli con i quali Mauriello ha voluto chiamare a raccolta tutti coloro che avvertono il bisogno di fare la propria parte per riportare l’uomo al centro dell’azione politica e rivedere così il piano delle priorità di attenzione. Un’invocazione alla responsabilità, forte dei tantissimi successi collezionati nel tempo grazie alla promozione di un fare collaborativo, rivoluzionario nel tempo dell’odio e della divisione. A riprova che i cittadini possono avere un ruolo determinante nella costruzione del proprio benessere, condiviso e individuale.
«Il progetto di Meritocrazia Italia merita davvero largo sostegno. Si possono raggiungere risultati importanti soltanto insieme, soltanto grazie all’apporto di persone comuni, capaci di dedicare una parte del proprio tempo al bene del Paese. Non è mai semplice trovare il giusto equilibrio tra impegni lavorativi e familiari, ma non possono restare fuori dal nostro quotidiano altruismo e solidarietà. Si può cominciare risparmiando quel tempo che tanto spesso dedichiamo alla recriminazione e alla lamentela. Il prossimo non è il nemico da sconfiggere, per emergere nella propria individualità, ma una persona da aiutare e con la quale lavorare per costruire un futuro migliore».
Con queste parole il Presidente ha invocato un mondo diverso, non fatto di odio e isolamento, ma di unione: «Tutti possiamo essere parte attiva del cambiamento. Meritocrazia professa questa missione, e lo fa non soltanto con le parole, ma soprattutto con l’opera di tutti i giorni di persone comuni, consapevoli del proprio ruolo nella comunità e responsabili. Quello che noto è che la politica ha perso visione, probabilmente annebbiata dalla continua emergenza. Meritocrazia vuole segnalare questa mancanza, in modo costruttivo, proponendo soluzioni alternative ed efficaci. Perché è ancora possibile tornare indietro. La realizzazione di una Società equa e meritocratica è obiettivo ancora possibile. Basta crederci, e attivarsi».
Ha concluso con i tradizionali auspici per il nuovo anno: «L’augurio più grande che posso fare a Meritocrazia Italia per il 2024 è quello di continuare a seguire la rotta, di non perdere consapevolezza, e di continuare a lottare contro la disillusione e il disfattismo, il vero ostacolo alla felicità collettiva».
Stop war.