
Nuove concessioni gestione reti elettriche: lo Stato rinunci agli oneri aggiuntivi per i prossimi 5 anni
Il Governo riassegna le concessioni per la gestione delle reti elettriche di media e bassa tensione, introducendo un ulteriore aumento oneroso per i prossimi 20 anni.
Questo costo, però, non peserà sui gestori, ma sugli utenti finali: gli attuali concessionari, infatti, potranno scaricare sulle bollette le somme versate allo Stato, maggiorandole con la remunerazione riconosciuta dall’Autorità per gli investimenti sulle reti.
Di fatto, i concessionari non solo non sosterranno alcun onere reale per le nuove concessioni, ma vedranno addirittura aumentare i propri profitti. Più alta sarà la cifra pagata allo Stato, maggiore sarà il rendimento garantito, con un inevitabile rincaro del costo dell’energia per cittadini e imprese.
Meritocrazia Italia auspica che lo Stato rinunci agli oneri aggiuntivi per i prossimi cinque anni, evitando così di aggravare ulteriormente le bollette elettriche.
I prezzi sono in crescita e in alcuni casi risultano addirittura raddoppiati rispetto alla situazione pre-crisi russo-ucraina.
Inoltre, mentre il recente “Decreto stoccaggio gas” anticipa le aste per garantire riserve e stabilizzare i prezzi, il Governo non ha ancora adottato misure efficaci per contrastare le speculazioni da parte dei concessionari.
Meritocrazia propone di rivedere non solo l’aumento degli oneri, ma anche le modalità di gestione delle reti elettriche, puntando su maggiore trasparenza, competitività e tutela dei consumatori. È fondamentale vincolare le concessioni alla riduzione delle perdite di rete, al contrasto dei furti di energia e all’ammodernamento delle infrastrutture. È inoltre necessaria una revisione del sistema tariffario, con bollette più chiare e leggibili, affinché i costi siano equamente distribuiti lungo tutta la filiera, senza gravare esclusivamente sugli utenti finali.
Occorre promuovere una partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte strategiche del settore energetico, in particolare in merito al nucleare, accelerando la transizione verso un sistema più sostenibile attraverso investimenti in fonti rinnovabili e in efficienza energetica.
Stop war.